La Nuova Sardegna

Inventato in Sardegna il pavimento che produce energia

di Stefano Ambu
Inventato in Sardegna il pavimento che produce energia

La proposta innovativa arriva da tre giovani ingegneri dell’università di Cagliari

10 giugno 2014
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CAGLIARI. Piedi per terra. Ma anche voglia di volare. Sole, vento, mare. E anche piedi. Sì, proprio i piedi.

L’energia alternativa, quella pulita che non tocca l’ambiente, può arrivare anche da una passeggiata sul pavimento della biblioteca, delle poste o del museo.

La proposta è arrivata da tre giovani neolaureati dell'università di Cagliari, Alessio Calcagni, 31 anni, Giorgio Leoni, 35, Simone Mastrogiacomo, 30. Che, per uscire allo scoperto hanno scelto un interlocutore d'eccezione, Massimo Moratti, amministratore delegato della Saras.

È stato proprio Calcagni a chiedere la parola durante l'incontro nell'aula magna a cui partecipava l'imprenditore milanese per un faccia a faccia con gli studenti cagliaritani.

L'ingegnere ha spiegato senza perdere molto tempo di che cosa si trattava. Il progetto dice molto in tre parole. Sef, ovvero “smart energy floor”. Un pavimento intelligente che produce energia. Il video realizzato dai tre giovani per presentare la loro idea spiega tutto in poche immagini. Ci sono persone che camminano su una superficie. Questa, in seguito al passaggio delle persone si anima quasi come la linea del vecchio Carosello Lagostina. L'energia raccolta va a finire in una presa di corrente. Che, naturalmente, accende una lampadina.

«Si tratta di un'idea nata interamente nell'isola – ha spiegato Alessio Calcagni a margine dell’incontro “Fare impresa a cui ha partecipato anche l’ex presidente dell’Inter –. Il principio è che il sistema funziona in un luogo affollato: più gente c'è, più si crea energia». Il materiale per accumulare la tensione è plastico ma facilmente integrabile con legno o piastrelle. Insomma non rovina l'estetica di un appartamento o di un monumento. Il principio è quello dell'energia solare. Solo che in questo caso la forza generatrice non sono calore e raggi, ma dei semplici piedi in movimento.

I tre giovani neolaureati stanno presentando la loro idea in giro per l'Italia e per il mondo. Loro ci credono. Ma ora c'è bisogno di qualcuno che creda in loro. E nella loro idea. I vertici di Confindustria, il rettore dell’ateneo cagliaritano e lo stesso Massimo Moratti hanno ascoltato con interesse.

Le loro facce e le loro espressioni sembrano volere dire: ecco le proposte che vogliamo dalle nuove generazioni.

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