La Nuova Sardegna

Le tappe in vista della firma del contratto

Alla cerimonia, prevista per la metà o al più tardi per la fine di luglio, potrebbe partecipare Renzi

27 giugno 2014
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CAGLIARI. I tempi dell’ultimo giro, quello decisivo, sono l’ultima incognita del mega contratto. La Giunta ha rispettato i suoi, con appena due giorni di ritardo, la clessidra da oggi passa alla commissione Sanità del Consiglio regionale. Si sa già che il presidente Raimondo Perra (Sardegna Vera-Psi) l’ha convocata martedì primo luglio di mattina e per tutta la prossima settimana i commissari dovranno pensare solo a quello: sedute e lavoro saranno a oltranza. Mercoledì 2 la commissione dovrebbe poi convocare il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, per eventuali chiarimenti sui passaggi politici (leggi deroghe del Governo) e tecnici (mappa dei reparti e relativi posti letto) della delibera. Giovedì 3, sempre in commissione, a quel punto dovrebbe cominciare il confronto interno sulla proposta a e soprattutto sulle aree mediche previste nella bozza concordata fra Regione, Qatar Foundation e Bambin Gesù di Roma. Nell’ultima comunicazione agli investitori stranieri, la Regione ha ipotizzato che il parere definitivo e obbligatorio della commissione potrebbe arrivare al massimo fra 7 giorni, a partire proprio da martedì primo luglio. Dunque, nella settimana successiva, da martedì 8 in poi, e ovviamente solo se il parere della commissione sarà positivo, la Giunta potrà essere convocata in qualunque momento per approvare il «dispositivo finale del riordino della rete ospedaliera». Sarà quella la penultima tappa, perché subito dopo, nel giro di pochi giorni, dovrà essere convocato il tavolo per la firma ufficiale del contratto-convenzione. Calendario alla mano, la cerimonia potrebbe essere prevista dalla fine della seconda settimana di luglio, fra giovedì 10 e sabato 12, oppure al più tardi nei primi giorni della terza, ad esempio fra martedì 15 e giovedì 17. Ma tutto il percorso ipotizzato finora potrebbe saltare invece se la commissione decidesse di sfruttare tutti i venti giorni che ha disposizione. In questo caso, la firma ufficiale non potrebbe essere prima di lunedì 28 luglio.

Date a parte, prende sempre più corpo l’indiscrezione che il giorno della cerimonia potrebbe essere presente anche Matteo Renzi. «Lo inviteremo noi a, Cagliari – ha detto il governatore – a meno che non sia prima lui a invitarci, insieme ai partner, a Palazzo Chigi». Però visto che l’altra volta, quasi a fine maggio, è stato il premier a imporre alla Regione di volare a Roma, ora dovrebbe spettare a lui restituire la visita e partecipare così ai festeggiamenti finali. (ua)

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