Manifestazioni in altre nove città italiane e in tutta Europa
Le bandiere arcobaleno sono sventolate ieri in tante città nel mondo, per celebrare, nella ricorrenza dei moti di Stonewall, la Giornata dell'orgoglio omosessuale e rivendicare il riconoscimento...
Le bandiere arcobaleno sono sventolate ieri in tante città nel mondo, per celebrare, nella ricorrenza dei moti di Stonewall, la Giornata dell'orgoglio omosessuale e rivendicare il riconoscimento pieno dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (lgbt). In Italia quest'anno niente
Pride nazionale, ma l'Onda Pride con sindaci e amministratori locali che si sono messi alla testa dei cortei, chiedendo leggi contro l'omofobia e per tutelare le coppie di persone dello stesso sesso. Sono dieci le città italiane che oggi sono scese in piazza; a Roma si è già manifestato il 7 giugno per celebrare il ventennale del primo Pride italiano, mentre Siracusa scenderà in piazza il 5 luglio e Reggio Calabria ha fissato il suo appuntamento per il 19 luglio. Oggi dunque migliaia di persone hanno manifestato ad Alghero, Bologna, Catania, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino e Venezia. Il tema delle unioni gay è stato il leit motiv sin dalla vigilia, quando Arcigay ha diffuso un finto selfie di Matteo Renzi, con sulle guance dipinti i colori della bandiera arcobaleno. «Fai uno scatto in più e sposa l'uguaglianza» è l'invito rivolto al premier dalla storica associazione, che chiede una legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. A Parigi, il Pride è stato all'insegna della contestazione: un anno dopo la legalizzazione del matrimonio omosex, l'edizione 2014 ha fatto i conti con la delusione per la decisione del governo socialista di non aprire alla procreazione assistita per le lesbiche.