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Lai: il centro di restauro a Sassari è a rischio, la Regione ora lo salvi

di Luca Rojch
Lai: il centro di restauro a Sassari è a rischio, la Regione ora lo salvi

SASSARI. La fabbrica della storia rischia di chiudere. Il centro per il restauro di Li Punti potrebbe presto diventare un pezzo di passato. Destinato a scivolare nell’oblio e a prendere polvere. Per...

08 luglio 2014
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SASSARI. La fabbrica della storia rischia di chiudere. Il centro per il restauro di Li Punti potrebbe presto diventare un pezzo di passato. Destinato a scivolare nell’oblio e a prendere polvere. Per ora è una delle eccellenze della cultura e della abilità dell’isola. I giganti di Monti ’e Prama sono nati qui. Da pezzi di pietra senza senso sono diventati testimonianza della storia della Sardegna. Restaurati e portati alla loro maestosa esistenza dalla attività a metà tra scienza e arte dei restauratori. Archeologi con la tavolozza. Ma il centro in questi anni è sempre rimasto a metà. Quasi un’incompiuta.

Sviluppo interrotto. La scuola di alta specializzazione che doveva nascere accanto al centro è rimasta sulla carta. E rischia di restare nel cassetto. Ci sono 6 milioni di euro di fondi europei da spendere. Ma il tempo sta per scadere e i soldi per ritornare a Bruxelles. Per fermare la reazione a catena basta una delibera della Regione per istituire il centro di eccellenza. Ma in 5 anni la giunta guidata da Ugo Cappellacci non si è mai ricordata di presentarla. E in molti sono convinti che ci possa essere anche la possibilità di uno scippo del centro di restauro. Da Sassari potrebbe traslocare a Cagliari. Senza scuola il centro resterebbe una struttura a metà, destinata a spegnersi.

L’appello. Per questo il senatore del Pd Silvio Lai, che è anche segretario regionale del partito, lancia un appello alla giunta regionale. «Negli ultimi 5 anni il centrodestra ha frenato il progetto del centro di restauro e della scuola di alta formazione per restauratori di beni culturali – spiega Lai –. È a Sassari ma serve tutta la Sardegna. È un unicum in tutta l’Italia. L’eccellenza del centro e dei laboratori è realtà, per l’attività condotta e per il restauro delle statue dei giganti di Monti ’e Prama che ha dato esiti importanti per l'archeologia della Sardegna e del Mediterraneo. La Scuola di alta formazione della Sardegna è stata pensata quale punto di riferimento per tutto il Mediterraneo, per far arrivare nella nostra regione studenti della penisola e stranieri. Un’occasione imperdibile che nella precedente legislatura regionale è stata messa da parte. In questi anni oltre alla mancata istituzione del centro e della scuola non sono state utilizzate risorse già stanziate».

La delibera. Lai fa sapere che basterebbe una delibera della giunta Pigliaru per uscire dalla fase di stallo. «C’è urgenza di un intervento immediato da parte della giunta regionale per istituire la scuola – continua il segretario Pd –. È un polo di eccellenza che può produrre non solo alta formazione, in accordo con l'Università, ma anche occupazione e ricadute economiche per tutta la Sardegna. Ma si deve fare in fretta. Per farlo l’esecutivo guidato da Pigliaru deve approvare una delibera che istituisce sia il centro per il restauro, sia la scuola di alta formazione per restauratori di beni culturali. Questo va fatto in accordo con il Ministero dei beni culturali e le università di Sassari e Cagliari. Esistono già gli studi per realizzare il progetto per questo spero che la giunta faccia presto». Spetta ora alla giunta guidata da Pigliaru fare suo l’appello lanciato dal segretario del Pd e presentare la delibera.

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