La Nuova Sardegna

Asl, stop alle spese a Cagliari e in Ogliastra

di Umberto Aime

I manager sospendono gli atti aziendali come imposto dalla Giunta Oggi in Consiglio riprende il confronto sulla contestata bozza di riordino

22 luglio 2014
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CAGLIARI. I manager delle Aziende sanitarie cominciano a tener conto dell’ultimo giro di vite voluto dall’assessorato sulla «vigilanza e controllo» della spesa nelle Asl, negli ospedali e nei due policlinici universitari. Il primo direttore a generale a sospendere l’efficacia dell’atto aziendale, cioè di quello che avrebbe fatto fino alla scadenza del mandato, è stato Ennio Filigheddu, al vertice dell’Azienda mista di Cagliari. Come preteso dalla delibera votata la settimana scorsa dalla Giunta, nella Cittadella universitaria da oggi in poi sarà possibile solo l’ordinaria amministrazione. Anche l’Asl 4 (Ogliastra) si è adeguata alla direttiva, o alla messa sotto tutela come qualcuno preferisce chiamare la delibera, sospendendo il bando per un incarico di consulenza. Nessun segnale, almeno per ora, dalle altre Asl (Sassari, Nuoro, Sanluri e Carbonia), dall’Azienda Brotzu e dal policlinico di Sassari, che hanno gli atti aziendali approvati ma ora devono sospenderli. Non l’hanno fatto all’inizio della settimana, saranno costretti a farlo nei prossimi giorni. A proposito è singolare la posizione della Asl di Nuoro, che dopo aver precisato di non essere la più spendacciona, dichiara di aver chiuso il bilancio 2013 con utile di 2,9 milioni e sembra far intuire di essere pronta a sospendere la riorganizzazione interna, per poi aggiungere: «Salvo l'espresso esonero della scrivente da ogni responsabilità dovuta a maggiori costi e dalle conseguenti responsabilità di natura erariale». È un passo indietro davvero in tutti i sensi.

Riforma. Oggi la commissione Sanità del Consiglio regionale riprenderà a confrontarsi sulla bozza di riordino (dalla costituzione dell’Azienda per le emergenze al centro unico appalti) presentata dal Pd, firmata da quasi tutti gli altri partiti al governo, ma che ha scatenato già un putiferio dentro e fuori dalla maggioranza. Due fra i tanti: il Centro Democratico ha ritirato la firma dalla proposta, mentre Sel continua a sostenere che il numero delle Asl deve diminuire e non aumentare. Sta di fatto che oggi i commissari sentiranno in mattinata, dalle 11, prima i sindacati e poi l’assessore alla sanità, Luigi Arru. Proprio le comunicazioni di Arru dovrebbero riuscire a calmare gli animi all’interno della maggioranza, anche all’indomani degli ultimi chiarimenti fra il governatore Francesco Pigliaru e il capogruppo del Pd, Pietro Cocco. Nel pomeriggio, sempre in commissione, sarà la volta della federazione regionale dell’Ordine dei medici. È prevista anche una riunione domani mattina ma non si sa ancora se per approfondire la discussione, la minoranza ha molto da dire sulla riforma, o per nuove audizioni.

Le ipotesi. La proposta di aumentare le Asl da 11 a 12, con l’ingresso in più di quella per le emergenze, sembra destinata ad avere vita breve, o comunque a essere riveduta e corretta (o stravolta) in tempi brevi. Tempi che non saranno più quelli super veloci ipotizzati all’inizio dalla maggioranza, la bozza finale entro la prima settimana di agosto: il tutto dovrebbe slittare a settembre, quando con molta probabilità insieme alla riorganizzazione arriverà anche il commissariamento delle Aziende. Comunque, da oggi sul tavolo della commissione oltre alla proposta del Pd, potrebbe arrivare anche un primo documento di come la Giunta vorrebbe riorganizzare il sistema sanitario. Oppure potrebbe essere presa in considerazione la proposta presentata in questa legislatura dal Partito dei sardi, che prevede una drastica ridistribuzione dei distretti, o ancora quella presentata tempo fa dal Centro Democratico, che immagina solo tre Asl in Sardegna.

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