La Nuova Sardegna

Professione reporter Il mondo sotto il mare

di Dario Budroni

Adolfo Maciocco fotografa i fondali di Capo Figari e Tavolara

30 luglio 2014
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OLBIA. Il suo studio privato è sotto il pelo dell’acqua. E i suoi modelli sono pesci che nuotano veloci e tartarughe marine che si avvicinano con fare curioso. Ma non solo. Adolfo Maciocco ha allargato i suo orizzonti. Così ha cominciato a fotografare anche ragazze che sorridono in faccia a una medusa e trombettisti in camicia bianca che suonano tra le bollicine.

Olbiese, 37 anni, creativo senza freni. Adolfo Maciocco è un fotografo subacqueo che ha trasformato la passione di una vita in una professione che toglie il fiato. «Tutto è nato per caso in Egitto. Io sono nato come istruttore subacqueo, ma ho sempre avuto la passione per la fotografia terrestre – racconta -. Quindi ho coniugato le due cose e ho cominciato a scattare fotografie ai turisti che seguivano i miei corsi. E visto che la cosa funzionava, sono diventato fotosub a tempo pieno». Il risultato è stato sorprendente: un mix di talento e fantasia che lo ha incoronato re degli abissi. Adolfo Maciocco può vantare di aver lavorato sotto i mari di tutto il mondo. Egitto, Honduras, Messico, Australia, Thailandia. I suoi scatti sono pubblicati sulle migliori riviste dedicate alla subacquea e hanno anche vinto concorsi e premi internazionali. La sua attività, comunque, è composta da generi diversi. Lui, però, ne preferisce uno in particolare. Cioè quello che gli permette di dare sfogo alla sua creatività. Adolfo Maciocco, infatti, fa immergere modelli e modelle in una piccola piscina. E con estrema cura dei dettagli li fotografa mentre sorridono e simulano mosse di attività normalmente terrestri. Come il bambino che impenna col suo skate, con indosso un paio di jeans e una felpa col cappuccio, oppure il chitarrista con cappello e occhiali scuri che sembra accompagnare il suono delle corde con quello della sua voce. «Sì, diciamo che questo è l’aspetto del mio lavoro che più mi soddisfa – spiega Adolfo Maciocco -. Non utilizzo una macchina fotografica particolare. Ma una buona reflex con custodia speciale e flash specifico». Dopo aver girato tutti i continenti, quest’estate il fotosub si trova nella sua città. E sta collaborando con il Leila diving Olbia, che ha sede all’Aquavillage. «Tengo un corso di fotografia subacquea – spiega –. È diviso in due parti: lezioni teoriche e pratiche. E ci immergiamo nella piccola piscina del Leila e anche nelle acque di Capo Ceraso, Capo Figari e Tavolara». In autunno, invece, Adolfo Maciocco, che collabora con www.underwater.com, il sito più importante al mondo di fotografia subacquea, farà i bagagli e partirà per continuare il suo lavoro a spasso per il pianeta. «Ancora non so dove andrò, devo scegliere tra Honduras, Indonesia e Thailandia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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