La Nuova Sardegna

la marcia dei pastori sulla regione

NULE. «Strade decenti, acqua potabile, luce diretta e nuove fonti energetiche per tutti gli ovili». Li ha chiesti, con la solita fermezza, nell’assemblea di ieri mattina, Felice Floris. «Ci stanno...

04 settembre 2014
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NULE. «Strade decenti, acqua potabile, luce diretta e nuove fonti energetiche per tutti gli ovili». Li ha chiesti, con la solita fermezza, nell’assemblea di ieri mattina, Felice Floris. «Ci stanno derubando dei nostri soldi a favore di altre regioni», ha denunciato il desulese che da 25 anni guida il Movimento dei pastori sardi. Per poi aggiungere subito: «Nel frattempo, in azienda, non fanno che darci una quantità sterminata di prescrizioni assurde e contraddittorie. Ci tormentano con disposizioni sempre nuove e vessatorie, dalle norme sanitarie con tanti cavilli a quelle antincendio per alcuni aspetti paradossali. Intanto, però, tagliano fuori i nostri figli dai bandi per l’assegnazione delle terre pubbliche».

«Così, anche per tutti questi motivi, spero che la partecipazione alla marcia di Cagliari si riveli ampia e compatta», ha incalzato Floris. «Io comunque sono ottimista: forse non saremo 50mila, ma mi auguro almeno 49mila», ha poi proseguito con una battuta che ha strappato gli applausi.

«A ogni modo, prescindendo dal numero, un fatto è certo: noi soli come movimento siamo in grado di cogliere e canalizzare il malessere che attraversa oggi le campagne dell’isola – ha osservato il leader dell’Mps – Siamo gli unici capaci di opporci agli ostacoli burocratici creati negli uffici delle organizzazioni di categoria, nelle agenzie regionali e nei centri di assistenza agricola. E adesso è arrivato il momento di farci valere sino in fondo e di pretendere tutto quello di cui abbiamo bisogno». (pgp)

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