La Nuova Sardegna

Il Piano Casa ha fatto crescere le richieste, ora le revisioni

Il Piano Casa ha fatto crescere le richieste, ora le revisioni

Tanti ecologisti ne sono convinti: «Se nel 2013 le due soprintendenze della Sardegna sono state subissate dalle richieste di pareri, questo è dipeso in larga misura dalle liberalizzazioni fatte dalla...

09 settembre 2014
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Tanti ecologisti ne sono convinti: «Se nel 2013 le due soprintendenze della Sardegna sono state subissate dalle richieste di pareri, questo è dipeso in larga misura dalle liberalizzazioni fatte dalla giunta Cappellacci con il Piano Casa: la gente ha fatto a gara per presentare domande legate a residenze soprattutto lungo le coste». Ma adesso quel progetto verrà rivisto, assicura l’assessore Cristiano Erriu. E intanto il dibattito politico su questo specifico punto, così come sul Piano paesaggistico, resta particolarmente accesso. Da una parte, il centrodestra, gli operatori dell’edilizia e molti manager del turismo che vorrebbero poter continuare a lavorare come hanno fatto nel quinquiennio di gestione precedente. Dall’altra, gli ambientalisti e parte del centrosinistra che invece vorrebbero l’eliminazione delle norme di maggior apertura e consistenti ritocchi di altre.

«La situazione, dal punto di vista dei tempi, è questa: noi abbiamo la necessità d’intervenire su questa partita entro il prossimo 28 novembre, termine di scadenza della legge – spiega l’assessore – Però intendiamo muoverci in maniera differente rispetto al passato».

«E che cosa pensiamo di fare è presto detto – incalza Erriu – Nelle norme regionali oggi ci sono alcune parti che coincidono con le disposizioni nazionali. E quelle in linea di massima non le toccheremo. Credo anzi che la gran parte possano essere tenute in piedi nelle cosiddette Zone B. Perché nei cnetri urbani si tratta di aiutare chi per esempio nei deve razionalizzare il proprio appartamento, magari semplicemente per sistemare una veranda o per ampliare di poco il proprio terrazzo». «Analogamente siamo propensi a consentire agli alberghi di poter contare su servizi tecnici e altre volumetrie tese ad ammodernare gli hotel, ma parliamo sempre di cubature ben delimitate e e regolamentate con precisi vincoli», conclude il responsabile regionale dell’Urbanistica. Che fa invece un discorso del tutto diverso su altri aspetti: «Tutte le norme che invece davano via libera alle costruzioni attorno ai campi da golf e a nuove edificazioni lungo le coste, norme non a caso impugnate dal governo nazionale, saranno assolutamente eliminate dalla nostra programmazione sul Piano Casa».(pgp)

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