La Nuova Sardegna

Impianto eolico sequestrato: violava lo Sblocca Italia

di Stefano Ambu

VILLANOVAFORRU. L'impianto era pronto a entrare in funzione nelle prossime settimane: mancavano soltanto gli ultimi collegamenti. Ma ieri a Su Pardu, nella campagne di Villanovaforru, nel Medio...

25 novembre 2014
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VILLANOVAFORRU. L'impianto era pronto a entrare in funzione nelle prossime settimane: mancavano soltanto gli ultimi collegamenti. Ma ieri a Su Pardu, nella campagne di Villanovaforru, nel Medio Campidano, sono arrivati gli uomini del Nucleo investigativo regionale. Il blitz è scattato intorno alle 9: i ranger hanno sequestrato un aerogeneratore eolico.

Tutto bloccato, insomma: ora ci sono i sigilli e il decreto è nelle mani del pm per l'eventuale convalida. Alla società che ha installato l'impianto è stata contestata, per la prima volta in Italia, la violazione della legge Sblocca Italia.

La costruzione dell'aerogeneratore è stata avviata alcune settimane fa. Quindi, secondo la ricostruzione della Forestale, successivamente all'approvazione del decreto legislativo 156/2006, modificato dal decreto sblocca Italia 91/2014 convertito in legge. Questioni tecniche complesse, ma importanti. Uno scenario che cambia per quanto riguarda gli impianti di produzione di energia elettrica.

Il ragionamento alla base degli accertamenti del nucleo investigativo del Corpo forestale è molto chiaro. Prima della nuova legge gli impianti che non superavano la soglia dei 60 kw non erano soggetti alla valutazione di impatto ambientale. Con l'entrata in vigore della nuova normativa del governo Renzi, invece, le cose sono radicalmente cambiate: prima dell'installazione anche gli impianti di minor potenza – nel caso di Villanovaforru si parla di 60 kw – devono ottenere la Via, appunto la valutazione di impatto ambientale.

Tempi, insomma, molto importanti. Se non decisivi. Sono quindi scattati gli accertamenti che hanno portato ieri al sequestro preventivo dell'aerogeneratore eolico, della strada di collegamento lunga circa cento metri e della piazzola con basamento in cemento, della grandezza di circa cento metri quadri, in cui sorge l'impianto.

Non solo: il Nucleo investigativo, sempre seguendo questo filone legato alle nuove regole, starebbe monitorando una serie di situazioni analoghe in altre zone della Sardegna che riguardano proprio impianti produzione di energia elettrica. E nell'isola a questo punto non sono esclusi nuovi colpi di scena e ulteriori interventi del Corpo forestale sempre nel nome della Sblocca Italia.

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