Truffe online, arrestati due universitari nuoresi
Iscritti a Roma e vicini alla laurea, sono ai domiciliari. Giro d’affari di 80mila euro La polizia: «Si facevano dare anticipi per telefonini e ville, poi sparivano»
NUORO. Di giorno studenti universitari modello, di sera esperti nelle truffe del commercio online. Sono accusati di aver condotto una doppia vita due giovani nuoresi, Francesco Carta, 23 anni, e Danilo Porcu, di 24, iscritti all’università La Sapienza di Roma il primo in economia, l’altro in lingue orientali, vicini al traguardo della laurea. Oltre che allo studio, si sarebbero dedicati con profitto a un’altra passione: i raggiri sul web. Grazie a carte di identità clonate vendevano e acquistavano cellulari di ultima generazione, iPhone, macchine fotografiche digitali.
Negli ultimi tempi avevano poi scoperto un business ancora più redditizio: affittare online ville magnifiche con piscina in Costa Smeralda, a Porto Rotondo e a Ibiza. Ecco come funzionava la truffa secondo gli inquirenti: i due pubblicavano i loro annunci sui siti specializzati, invitavano la vittima a versare la cauzione per l’affitto (anche 8mila euro) e poi sparivano nel nulla. Un sistema ben congegnato che ha tratto in inganno decine di persone e che ha fruttato ai ragazzi 80mila euro. Anche se per gli investigatori potrebbero essere molti di più.
Il gioco dei due studenti universitari è finito qualche giorno fa, quando la polizia ha eseguito la misura cautelare ai domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Nuoro Mauro Pusceddu. A loro carico ci sono accuse pesanti. Dovranno rispondere di truffa, possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi, ricettazione, sostituzione di persona, calunnia e falsità in scrittura privata.
Le indagini sono state avviate alla fine dell’anno scorso dagli uomini della polizia postale di Nuoro con la collaborazione dei colleghi di Roma. Molte le persone raggirate, in particolare stranieri, perché i ragazzi pubblicavano gli annunci soprattutto sui siti americani di e-commerce. Decine i fascicoli aperti in tutta Italia e riconducibili ai due nuoresi. Altre denunce si stanno aggiungendo, anche dall’estero. Difficile per l’acquirente scoprire le truffe dei giovani, che si facevano accreditare le somme su conti correnti che venivano accesi in diversi istituti di credito (a Roma e a Nuoro) con l’utilizzo di documenti falsi.
Carta e Porcu erano già stati arrestati la scorsa estate a Roma e per loro si erano aperte le porte di Regina Coeli. Nella loro abitazione, infatti, gli investigatori avevano trovato distintivi della polizia, manette, una pistola giocattolo, documenti di identità contraffatti, carte di credito e tessere sanitarie utilizzate per le frodi. D’altronde i due ragazzi sono in buona compagnia. A Nuoro, negli ultimi due anni, sono state denunciate per truffe online 160 persone: avrebbero guadagnato almeno 650 mila euro.