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Stop ai lavori della Sassari-Olbia: c’è la gallina innamorata

Luca Rojch
Stop ai lavori della Sassari-Olbia: c’è la gallina innamorata

ll Savi: lungo il cantiere della quattro corsie si stende l'area Sic e bisogna rispettare il periodo della cova. L’assessore Maninchedda con amara ironia: non l’ho vista ai bordi della strada

30 novembre 2014
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SASSARI. Nessuno disturbi la gallina innamorata. Sembra impossibile, ma l’ultimo ostacolo per la quattro corsie che unirà Olbia a Sassari è la gallina prataiola. La specie è protetta e razzola allegra proprio dove passa una parte del tracciato della strada. O almeno questa è la convinzione del Savi, il Servizio di sostenibilità e valutazione degli impatti, che vieta di aprire il cantiere del secondo lotto da marzo a luglio. Il motivo è semplicissimo. In quel periodo dell’anno nidifica la gallina prataiola. Niente ruspe, il rumore potrebbe svegliare il padrone pennuto di quel tratto di Sardegna. Il secondo lotto va dal bivio di Ardara a quello di Chilivani. Una decina di chilometri. E i lavori rischiano di rimanere bloccati fino a luglio del 2015.

Alta tensione. In realtà a essere spostata deve essere una linea dell’Enel, corre parallela alla strada che già esiste. Perché quel tratto di quattro corsie nascerà allargando il percorso attuale. Ma i pali della luce vanno a finire all’interno dell’area Sic che ospita la gallina prataiola. Per questo il Savi ha raccomandato che i lavori non potranno iniziare nel periodo che va da marzo a luglio. Questo significa che tutto slitterà di alcuni mesi e si dovrà andare avanti nella stagione delle piogge. Una serie di controindicazioni che non sembrano avere fatto troppo piacere all’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda.

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L’ironia dell’assessore. Maninchedda evita ogni commento, e si rifugia nella sua camera di decompressione, il suo sito internet. La butta su un’amara ironia. «L’anno prossimo si dovrà sospendere l’assegnazione dei lavori di un lotto della Sassari-Olbia che comportava lo spostamento di una linea elettrica, perché occorrerà aspettare la fine del periodo riproduttivo della gallina prataiola che nessuno ha mai visto frequentare i cigli delle strade, né i 500 metri circostanti, giacché tutti sanno che è un uccello sospettosissimo. Tant’è, nella Regione che ha anche un’azione del Piano di Sviluppo rurale per la tutela della gallina prataiola si ritiene che esistano anche le galline autostoppiste e quindi tutti insieme inneggiamo alla gallina: “Viva, viva la gallina”. Ovviamente nessuno fa la cosa di buon senso che occorrerebbe fare e cioè andare a vedere se nell’arco del territorio interessato dallo spostamento della linea si sia mai vista una gallina e se mai si sia trovato un nido di gallina prataiola in prossimità di quella strada».

Effetto domino. L’esercito di chi sogna di vedere la gallina distesa su un letto di patate è destinato a crescere. Perché lo stesso stop potrebbe presentarsi anche per altri tratti appaltati. Il lotto 3 e parte del 4 rientrano in una sconfinata area Sic che va da Ardara e arriva quasi fino a Berchidda in cui vive la gallina prataiola. In altre parole il cuore della quattro corsie. Il Savi raccomanda di non disturbare il pennuto nel tempo dell’amore. E questo rischia di allungare i tempi di realizzazione dei lotti. Anche se in molti sostengono che già ora la gallina viva lontana dal tracciato in cui passano ogni giorno migliaia di macchine. Difficile credere che quello possa essere il suo habitat naturale. Il nuovo percorso è parallelo a quello già esistente. Sul piatto si devono mettere anche le tante vittime di quella strada.

I divieti. Nessuno parla, ma portare avanti i lavori è diventato una slalom tra limitazioni, divieti e prescrizioni. La gallina prataiola è solo uno degli ostacoli che rende complicato rispettare il programma dei tempi di consegna dei lotti della Sassari-Olbia.

La strada. I lavori vanno avanti, ma corrono ancora a diverse velocità. Tutto come previsto per i lotti iniziali e finali della strada, nel mezzo sembra esserci ancora da fare. La data della fine lavori slitterà almeno al 2017, ma si deve essere un po’ ottimisti e convincersi che la gallina potrebbe riprodursi lontano dagli occhi indiscreti degli automobilisti, qualche decina di metri più a valle. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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