La Nuova Sardegna

In malattia, ma non era a casa: indagato

di Giampiero Cocco
In malattia, ma non era a casa: indagato

A Tempio ai raggi X del procuratore Domenico Fiordalisi un lavoratore degli uffici giudiziari

17 dicembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. L’inchiesta sull’assenteismo nei palazzi di giustizia dell’isola ha interessato anche gli uffici della procura della Repubblica Tempio dove un funzionario, in servizio attivo da oltre venti anni, è finito sotto inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato e falso materiale.

A confermare l’esistenza dell’indagine, avviata sin dalla scorsa estate e resa nota soltanto ieri, dopo le notizie che arrivavano dagli uffici del giudice di pace di Sassari, è stato il capo della procura della Repubblica Domenico Fiordalisi, il quale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in proposito. Stando alle poche indiscrezioni trapelate sul caso, parrebbe che il funzionario finito sotto inchiesta sia stato localizzato, durante una assenza per malattia, ben lontano dalla propria abitazione.

Della delicatissima vicenda ha parlato ieri il legale che assiste il funzionario della procura della Repubblica, l’avvocato Mario Perticarà, il quale ha spiegato «che ci sarà tempo, modo e tutta la disponibilità per spiegare, nelle sedi istituzionali preposte, la posizione del mio assistito, il quale si dichiara, sin d’ora, del tutto estraneo alle contestazioni che gli vengono mosse». Il controllo sulla operatività e presenza del personale amministrativo del palazzo di giustizia di Tempio, affidato ai capi dell’ufficio e ai dirigenti delle diverse cancellerie è sotto gli occhi di tutti, essendo l’ingresso e le uscite (anche per i brevi permessi autorizzati) del personale che presta servizio nelle due sedi (tribunale e Procura) regolato da un sistema di rilevamento elettronico personalizzato. Ogni dipendente ha infatti a disposizione un badge con il quale attesta l’ingresso al palazzo di giustizia e registra le uscite.

La mancanza di una di queste registrazioni comporta drastici tagli sullo stipendio, oltre all’avvio degli accertamenti (da parte degli uffici) dei motivi per i quali non si è presenti al lavoro. Sino ad ora non ci sono state segnalazioni di assenze ingiustificate, anche perché il fenomeno dell’assenteismo, negli uffici giudiziari della Gallura, non ha mai attecchito, trattandosi di dipendenti che dimostrano (con la loro altissima operatività) dedizione al lavoro. La quotidiana verifica delle presenze viene rilevata dalle due segreterie (Tribunale e Procura) i cui funzionari non hanno mai segnalato anomalie o assenze. Per garantire la sicurezza dei due palazzi sono inoltre attive, H24, una serie di telecamere a circuito chiuso (il cui server di gestione si trova in una località dell’isola sconosciuta al personale) al quale si può fare ricorso, in caso di necessità, per conoscere i movimenti delle persone nei corridoi degli uffici giudiziari.

Un’altra indagine del capo della Procura, avviata dopo la segnalazione degli ispettori ministeriali, aveva riguardato un aiutante ufficiale giudiziario accusato di falso in atti pubblici per aver omesso di notificare migliaia di atti riguardanti procedimento penali e civili. L’aiutante ufficiale giudiziario era stato sospeso dal servizio per alcuni mesi e, proprio in questi giorni, ha ripreso servizio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative