La Nuova Sardegna

Negri: intervengano ministero e antitrust

Secondo il detentore del 15% di Cin sull’intera questione dovrà dire la sua anche la giunta regionale

28 dicembre 2014
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SASSARI. «Non conosco i termini di un possibile accordo tra Clessidra e Moby, ma dubito fortemente che un’intesa del genere possa riguardare solo due soggetti privati». L’armatore sassarese Luigi Negri, che da Genova con il Gruppo investimenti portuali detiene il 15% di Cin Tirrenia, è convinto che sull’eventuale sigla finale dovranno sicuramente dire la loro altre istituzioni.

«In primo luogo – spiega il ministero e l’antitrust. E poi certo la giunta regionale. Non credo sia fattibile un accordo a due nel momento in cui la compagnia di trasporti marittimi è titolare di una convenzione che le assegna diverse decine di milioni di per gestire le linee in continuità territoriale». Corse, sarà appena il caso di ricordarlo, che vedono la società impegnata soprattutto sulle rotte della Sardegna.

Negri precisa a ogni modo che le ultime notizie rimbalzate da Milano attraverso l’Agenzia Italia gli sono giunte del tutto inattese e non ha difficoltà a sottolineare di non aver saputo nulla della svolta. «Anzi - ricorda - da informazioni che mi erano arrivate nei giorni precedenti sembrava che un’intesa fosse, se non impossibile, molto lontana».

Ma se adesso la sigla verrà confermata a livello ufficiale che cosa pensa Negri da socio di minoranza? «Ritengo che sia un accordo di pessimo augurio per il prossimo anno: non solo per me ma per tutti i sardi - risponde il rappresentante del gruppo Gip – Mantengo infatti del tutto invariate le riserve che avevo già espresso in una intervista con la Nuova. Il monopolio su queste tratte è pericoloso per tutti. Non a caso l’antitrust era già intervenuta bloccando la Moby nella ventilata ipotesi di una fusione con Moby. Che cosa ci sarebbe adesso di diverso se l’acquisto delle quote del fondo Clessidra da parte della compagnia di Onorato trovasse i riscontri definitivi?».

L’operatore sassarese si era detto disponibile a guidare una cordata d’imprenditori pronti a rilevare il cento per cento di Cin Tirrenia qualora fosse stato sgombrato il campo da qualsiasi strascico legato al lodo Clessidra-Moby. Questo prima di ieri. Ora tuttavia, in attesa che le questioni si definiscano meglio, risolleva tutti i dubbi posti qualche settimana fa.

«Così Vincenzo Onorato controllerebbe il 95 per cento delle rotte per l'isola e il grosso di tutti i servizi collegati – chiarisce in definitiva Luigi Negri con estrema determinazione – Credo infatti che se il player un domani diventerà uno solo, si verificheranno gravi problemi. E che dunque un'ipotesi del genere non dovrebbe essere ammessa né consentita dalle leggi vigenti. Lo ribadisco anche se in Italia certe volte i cartelli vengono osteggiati, mentre in altre circostanze non si capisce mai bene come vadano a finire le cose esattamente». (pgp)

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