Il conflitto sulle opere pubbliche
L’accordo sui finanziamenti è ancora lontano nonostante il dialogo
CAGLIARI. Tre ore di faccia, clima «cortese senza brezze polemiche», ma Regione e Comuni sulle opere pubbliche sospese per oltre 100 milioni sembrano ancora lontane dal trovare l’accordo. O almeno sembrano essere, distanti, nel commentare l’esito del confronto sui cosiddetti progetti definanziati, cioè i soldi – sostengono i Comuni – che la Regione avrebbe «all’improvviso negato per aprire diversi cantieri o pagare le progettazioni». Secondo la Giunta, il vertice si sarebbe concluso bene. Prima di tutto con la conferma che «è stato istituito il Fondo di 30 milioni per rifinanziare le opere e presto potrà essere incrementato se risultasse insufficiente alle esigenze degli Enti locali». L’assessore Paolo Maninchedda ha aggiunto: «Il fondo è riservato solo ed esclusivamente ai Comuni le cui opere delegate dalla Regione sono state definanziate con la recente legge di assestamento e potranno accedervi i Comuni della Sardegna che saranno in grado di bandire le gare entro il 31 marzo 2015. Ma i Comuni che, nei trenta giorni successivi dalla data del nuovo finanziamento, non saranno in grado di dar corso alla procedura perderanno definitivamente le risorse». Per l’Associazione dei sindaci e il Consiglio delle autonomie locali, l’incontro è stato comunque importante e infatti lo sollecitavano da tempo, ma «non è stato sufficiente a superare le differenze che ancora esistono sul metodo e anche sul merito della decisione con cui all’improvviso la Giunta ha negato i finanziamenti ai Comuni. Sarà ora l’assemblea regionale dei sindaci, convocata il 9 gennaio, a decidere, quali saranno i prossimi passi».