La Nuova Sardegna

Cagliari, il Canton marittimo cresce: nasce una società no profit

Mauro Lissia
Cagliari, il Canton marittimo cresce: nasce una società no profit

Dall’idea di annettere la Sardegna alla Svizzera al business commerciale. L’ambizione di Caruso e Napoleone: una scuola di gestione turistico-alberghiera

15 giugno 2015
4 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. C’è già un progetto: una scuola svizzera di gestione turistico-alberghiera che farà capo all’Ecole hotelière di Losanna, uno dei più prestigiosi centri di formazione turistica al mondo. Seguiranno proposte di tavole rotonde tra amministratori pubblici sardi e svizzeri, confronti tra imprenditori per mettere nero su bianco iniziative comuni. La missione in terra elvetica di Andrea Caruso e Enrico Napoleone, i due promotori di Canton Marittimo, si è chiusa con un primo risultato: la costituzione della Societé Suisse “Sardaigne Canton Maritime”, una società no profit che sarà composta dai due fondatori sardi e avrà come vertici alcuni esponenti di spicco della Svizzera Romanda, che hanno accettato di lavorare al progetto. È solo l’inizio: le autorità elvetiche coinvolte hanno garantito che alla società sardo-svizzera aderiranno nel giro di pochi mesi altre associazioni in altri cantoni, dove l’iniziativa-provocazione di fare dell’isola lo sbocco a mare della Confederazione elvetica è stata seguita fin dalle prime uscite con grandissimo interesse. È già tempo di fatti: un ufficio legale ha elaborato la bozza dello statuto sociale, l’oggetto é «rapporti culturali ed economici tra la Sardegna e la Svizzera». Una volta approvato da Caruso e Napoleone, lo statuto verrà formalizzato insieme agli altri atti costitutivi. Una curiosità: a officiare sul piano tecnico-amministrativo la nascita del sodalizio è stato un sardo di Desulo, Sebastiano Floris, che vive tra Zurigo e Losanna e guida uno studio internazionale di consulenza legale per aziende con sede principale nel capoluogo del Canton Vaud. È stato lui a studiare la forma giuridica della società e a mettere le basi per la collaborazione, dopo aver esaminato ogni aspetto dell’iniziativa.

Appena rientrato dalla Svizzera, Caruso non ha nascosto l’entusiasmo: «Le parole sono già il passato – ha spiegato – perché abbiamo parlato soprattutto di progetti. Il futuro presidente ha auspicato la creazione di un programma di tavole rotonde tra amministratori pubblici sardi e svizzeri, che permettano di confrontarsi sui metodi, le problematiche e le soluzioni adottate dagli uni e dagli altri nella gestione della cosa pubblica. Si è parlato anche di stage, che utili ad amministratori e studenti locali di entrare nel merito delle dinamiche e strategie che rendono l’amministrazione svizzera una delle più efficienti e ammirate al mondo». A giudicare dalla rapidità con cui si è evoluto il rapporto tra l’associazione sarda e le autorità svizzere, non si dovrebbe attendere molto per vedere i primi frutti della collaborazione: «Tra le idee c’è anche la realizzazione di un canale – aggiunge Caruso – per dare spazio a iniziative imprenditoriali che privilegino aziende svizzere e sarde in vista di una sinergia che da una parte si propone di ossigenare la situazione economica asfittica della Sardegna e dall’altra permetterebbe alle aziende sarde che lo volessero di avviare rapporti commerciali privilegiati con la Svizzera».

Ma le novità non sono finite: in un quadro come questo è difficile che la Regione possa restare indifferente. Giorni fa, all’uscita di un servizio sulla vicenda di Canton Marittimo nella prima pagina del Wall Street Journal, Caruso e Napoleone avevano scherzato con l’assessore regionale al turismo Francesco Morandi. Nel suo profilo facebook avevano postato il reportage dei giornalisti statunitensi chiedendo quanto sarebbe costata alla Regione la pubblicazione di un servizio sull’isola nel più importante quotidiano finanziario degli States. La risposta di Morandi non si è fatta attendere: «Eccezionale, appunto! – ha scritto sul web – è stato fatto un grande lavoro». Dopo tanto scetticismo e ironia, sembra trattarsi del primo segnale di apertura da parte della politica agli irriducibili promotori di Canton Marittimo. La replica di Canton Marittimo: «Bene, siamo lieti che lei esprima apprezzamento per un risultato significativo. Lei è il primo rappresentante politico-amministrativo sardo che rompe il silenzio sul nostro impegno, finalizzato esclusivamente al benessere della Sardegna e completamente autofinanziato. Se avrà la bontà di continuare a seguirci scoprirà presto che, oltre ai risultati in termini di immagine, stiamo lavorando su concrete opportunità culturali ed economiche che, per realizzarsi, non potranno fare a meno della collaborazione e della disponibilità al dialogo delle istituzioni di cui lei è parte rappresentativa e operativa. Cosa dice, contiamo su di lei?».

L’ultimo richiamo è per l’ennesima uscita internazionale dell’iniziativa: un’intervista sulla Sardegna e i suoi problemi andata in onda nella principale trasmissione radiofonica internazionale della Bbc. Si intitola World Update, dell’isola si parla a partire dal minuto 6.25.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative