La Nuova Sardegna

Regione, veleni in maggioranza Maninchedda contro Soru

di Luca Rojch
Regione, veleni in maggioranza Maninchedda contro Soru

Il leader democratico sabato aveva accusato la giunta: investe soldi per allargare strade inutili L’assessore: cosa pensa il segretario Pd della ricostruzione dei ponti di Sorso e Monte Pinu?

22 giugno 2015
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CAGLIARI. Forse neanche Renato Soru, guru della comunicazione, si aspettava che le sue stilettate al presidente Pigliaru finissero per ferire più la giunta che il governatore. Danni collaterali che rischiano di rendere il clima in maggioranza ancora più rovente. Si parla di rimpasto e il Partito democratico si presenta al tavolo dopo la performance non proprio entusiasmante delle Amministrative. Dei quattro ballottaggi ne ha perso tre. Segno che qualche ingranaggio della macchina del consenso si è rotto.

Il vertice. Il segretario Pd questa mattina nella sede dei Democratici a Cagliari avrà davanti a sé la maggioranza che guida la Regione. Dovrà fronteggiare non solo le sabbie mobili del suo partito, ma anche il caos magmatico degli alleati di maggioranza. Incattiviti da alcune dichiarazioni al curaro del segretario del Pd.

L’affondo. Sabato in un convegno a Sassari Soru qualche badilata al governatore l’ha tirata. Passi per la concorrenza sleale: «Alla Sardegna serve una ripartenza. E sapete quale sarebbe una buona soluzione? Fare presidente della Regione il Papa. È il politico che mi colpisce di più in questo momento. È quello che ha la visione più limpida, più chiara, più bella». Scontato che Pigliaru perda. Ma l’affondo più feroce arriva subito dopo. «Bergoglio nella sua enciclica ambientalista “Laudato sii” scrive che vanno incentivati i sistemi di trasporto locali e a basso consumo di energia. È nei sistemi di trasporto locale che dovrebbe investire, come consiglia Papa Francesco, la nostra giunta regionale, invece di mettere i soldi in progetti di allargamento di strade a volte inutili».

La reazione. E forse neanche Soru si aspettava una risposta tanto netta da parte del leader del Partito dei Sardi e assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda. Come sempre sceglie di distendere il proprio pensiero sul suo blog. E già il titolo fa intuire i venti di guerra. “Allargare le strade o allargare il cervello?”. Maninchedda non ha gradito le parole di Soru. E non fa nulla per nasconderlo. E non si limita alla risposta, ma restituisce qualche badilata all’europarlamentare.

Il post. Manichedda va all’attacco. «Leggo ora, a fine giornata, la dichiarazione del segretario del Pd secondo il quale abbiamo contratto il mutuo per allargare le strade. Il mutuo non prevede alcun allargamento. Ma è il primo che la Regione contrae per interventi strutturali sul rischio idrogeologico, sull’idrico potabile e fognario, sul multisettoriale, sulle piste ciclabili e sulla sicurezza». Poi un affondo ancora più esplicito. «Cosa pensa il segretario del Pd della ricostruzione del ponte di Sorso? Che cosa pensa della strada interrotta a Monte Pinu? Se non sa che cosa pensare lo chieda ai consiglieri regionali del Pd – continua Maninchedda –. E il completamento, perché dalle amministrazioni precedenti la Sardegna ha ereditato anche strade che non portano da nessuna parte, perché incompiute, della viabilità secondaria. Sono certo che il Papa (che grazie a Dio non trasferisce la sua credibilità su nessuno) sta con chi aggiusta i ponti crollati, impedisce che le fogne che sversino nei fiumi (da molto, moltissimo, tempo, almeno dal 1991, da quando è stata aperta una procedura di infrazione europea che il mutuo concorre a superare) continuino a esistere, che rende potabile l’acqua non potabile, crea reti di trasporto sostenibili, e tenta di proteggere le popolazioni (per la prima volta) da fiumi, canali tombati e dighe fuori controllo».

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