La Nuova Sardegna

Il testimone: «Ero sotto il muro»

Il testimone: «Ero sotto il muro»

I suoi amici sono stati travolti dalla valanga, lui racconta gli attimi del dramma

23 luglio 2015
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SASSARI. «Eravamo tutti e sette sotto il muro, alla ricerca di un po’ d’ombra. A un certo punto ho sentito come una scossa dietro di me e d’istinto mi sono alzato e ho cominciato a camminare, praticamente ignaro di quello che stava per accadere. Ho visto alcuni dei miei amici intrappolati da una pioggia di pietre. E lì fino a un attimo prima c’ero anche io».

Andrea 17 anni, sassarese, è uno dei ragazzi miracolati, ha riportato solo lievi ferite.

«Alla fine quasi niente – racconta – non c’è molto altro da dire. Solo che le conseguenze potevano essere ben peggiori: se solo ci fosse stata più gente, se non ci fossero state tutte quelle persone che sono subito intervenute per soccorrerci».

Il ragazzo ricorda perfettamente gli attimi che hanno preceduto il crollo del muro della Rotonda di Platamona e anche la fase drammatica dei soccorsi, la paura che a qualcuno dei suoi amici fosse capitata qualcosa di molto grave.

«Non eravamo distesi sugli asciugamani, semplicemente seduti poggiati al muro come tante altre volte – spiega Andrea – non puoi mai pensare che possa accadere una cosa del genere. L’istinto mi ha salvato».

Andrea, come gli altri compagni che hanno riportato ferite lievi, si informano continuamente delle condizioni dei feriti più gravi: «Stanno male, ma sono fuori pericolo. È una tragedia scampata, poteva finire molto peggio». (g.b.)

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