di Caterina Cossu
04 agosto 2015
ORISTANO. A luci spente, dal cuore del centro storico di Oristano, parte un suono gutturale. Sembrano le onde del mare, sembra una nenia cantata da un’orca gigante in mezzo al deserto. Ma si sente la tromba, soffocata dalla sordina. Poi, pian piano, arrivano il pianoforte e il basso. E la batteria, che c’era già, ma è come la spuma del mare: non sai mai esattamente come faccia, ma c'è sempre e ...