La Nuova Sardegna

Nuovo sbarco in Sardegna: in arrivo altri 970 profughi

di Luca Fiori
Nuovo sbarco in Sardegna: in arrivo altri 970 profughi

A Cagliari, a bordo anche bimba di 2 giorni: la più piccola mai salvata in Italia

24 agosto 2015
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CAGLIARI. Ha appena due giorni di vita e stamattina nel porto di Cagliari scoprirà cosa vuol dire essere una migrante. C’è anche una neonata - forse partorita a bordo del barcone con il quale la madre stava tentando l'attraversata dalle coste libiche - a bordo della “Siem Pilot” la nave d'appoggio norvesese in arrivo a Cagliari con a bordo 970 migranti soccorsi due giorni fa a bordo di barconi e gommoni scalcinati.

Lo sbarco. È previsto per le 7.30 al molo Rinascita, in piena città: a poche decine di metri da viale La Playa, via Sassari e via Roma. I profughi sono stati salvati - insieme ad altri 3400 - nel Canale di Sicilia nell’ambito del programma Eunavfor Med coordinato dall’Italia. La bimba di due giorni è certamente la più piccola migrante mai salvata prima nel nostro Paese. Ma oltre a lei a bordo ci sono altri 70 bambini. Sarà ad ogni modo lo sbarco più numeroso che l’isola è chiamata a gestire dall’inizio dell’emergenza. Si tratta della sesta prova di assistenza allo sbarco di migranti dall’istituzione del Sistema di Protezione civile della Regione Sardegna.

Il vertice. Ieri sera c’è stato un vertice in prefettura a cui hanno preso parte, insieme al prefetto Giuliana Perrotta e al vice presidente della Giunta regionale Raffaele Paci, tutte le coponenti che dovranno gestire l’accoglienza dei profughi. La Protezione civile è stata allertata per l'allestimento in porto delle strutture in cui verranno effettuati controlli sanitari.

Il piano dei soccorsi, coordinato dalla Prefettura e dalla questura di Cagliari, coinvolge la Asl, il personale del servizio 118 e della Protezione Civile insieme a Corpo forestale, Croce Rossa, medici della sanità marittima, Capitaneria di porto, forze di polizia, volontari e mediatori culturali.

A bordo della nave norvegese, la stessa che il 18 luglio scorso aveva portato a Cagliari oltre 450 migranti, ci sono etiopi, tunisi e 350 eritrei. «Questi ultimi subito dopo lo sbarco - spiega il prefetto Giuliana Prrotta - domani stesso verranno imbarcati su un traghetto per Civitavecchia». La Regione dovrà occuparsi dunque dei circa 600 che resteranno nell’isola. «Circa 450 - aggiunge il prefetto - resteranno nel Cagliaritano, gli altri 150 migranti saranno ospitati in diverse strutture in tutto il territorio regionale».

Cento volontari. Stamattina per l’accoglienza saranno impegnati circa 100 donne e uomini, compresi i volontari del Sistema.

Al molo Rinascita è stata allestita una tensostruttura di 160 metri quadri, una tenda di posto medico avanzato, una decina di tende per le visite mediche e per l’identificazione, un ambulatorio mobile per l’Unità pediatrica, un ufficio mobile di supporto, un’autobotte di acqua potabile e una logistica elettrica per tutto il campo. «Siamo pronti - assicura il prefetto Giuliana Prrotta - è un’emergenza ma abbiamo già dimostrato di avere ottime professionalità da mettere in campo».

Emergenza che non sarà certo l’ultima. Saranno almeno altri cinque mila, secondo una stima i migranti che entro la fine dell’anno busseranno alle porte dell’isola, chiedendo aiuto, una possibilità, una mano tesa per risollevarsi.

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