La Nuova Sardegna

isole minori

Saremar, la Cgil: la soluzione è l’Arst

Saremar, la Cgil: la soluzione è l’Arst

CARLOFORTE. La costituzione della divisione marittima Arst, alla quale venisse consentito di partecipare al bando per l’acquisizione del naviglio e per l’assegnazione delle rotte che dovranno essere...

06 settembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CARLOFORTE. La costituzione della divisione marittima Arst, alla quale venisse consentito di partecipare al bando per l’acquisizione del naviglio e per l’assegnazione delle rotte che dovranno essere poste a gara in una unica gara evitando qualsiasi tipo di spezzatino.

È la soluzione che propone il segretario generale regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu per la vertenza compagnia marittima Saremar che i giorni scorsi ha comunicato ai lavoratori la decisione del tribunale di accettare il concordato preventivo. «Basterebbe prorogare il temine della procedura dei licenziamenti collettivi - spiega Boeddu - per avere il tempo necessario per poter fare in maniera di costituire la divisione marittima Arst. Il termine del 31 dicembre di quest’anno esiste - aggiunge il sindacalista - solo perché entro quella data scade il termine del contratto di servizio tra Saremar e Regione Sardegna rispetto ai collegamenti marittimi con le isole minori. È semplicemente inaudito e non degno di un paese civile che i cittadini sardi ed i marittimi di una compagnia - aggiunge Boeddu - si vedano sottrarre la Saremar solo a causa di una miopia politica di cui qualcuno dovrebbe trarne le debite conseguenze». Per domani sera alla 19 intanto è stata confermata la manifestazione di protesta nella piazza centrale di Carloforte.

«Sa di beffa e dell’incredibile il fatto che una compagnia con i conti in equilibrio, con 181 dipendenti ed un servizio di trasporto efficiente - conclude il segretario Arnaldo Boeddu - debba essere privatizzata non per colpe del personale o di gestione aziendale senza che non vi sia neppure il diritto di inserire una clausola sociale per la tutela dei livelli occupativi».

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative