Saremar alla deriva, licenziati i marittimi: da dicembre a terra
I 167 dipendenti hanno ricevuto la lettera dalla compagnia Boeddu (Filt Cgil ): «Ma forse c’è ancora uno spiraglio»
SASSARI. Tutti a terra dal 31 dicembre. La Saremar va alla deriva e a causa del fallimento manda a casa il personale. Ieri, come preannunciato a metà aprile, la compagnia ha spedito la lettera raccomandata ai dipendenti con la notizia tanto temuta quanto prevista: tutti i lavoratori saranno licenziati, il 31 dicembre 167 marittimi perderanno il lavoro perché la compagnia di navigazione cesserà di esistere.
Ma forse non tutto è perduto. Il bando di gara per i collegamenti marittimi verso le isole minori potrebbe subire un ritardo dovuto ad approfondimenti. Secondo il segretario generale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu il rinvio è un’ottima notizia perché «potrebbe consentire alla Regione di avere più tempo per la predisposizione del bando di gara per l'assegnazione dei servizi - spiega il sindacalista - e potrebbe essere utilizzato per inserire la clausola sociale a tutela di tutti i marittimi della Saremar per la costituzione di una apposita divisione marittima Arst che possa partecipare alla bando di gara». Per il segretario della Filt Cgil sarebbe proprio questa la soluzione che dovrebbe adottare la Regione: la costituzione della divisione marittima Arst, alla quale consentire di partecipare al bando per l'acquisizione del naviglio e per l'assegnazione delle rotte che dovranno essere poste a gara in una unica gara, evitando qualsiasi tipo di spezzatino. «Questa soluzione - spiega Boeddu - non prevede l'assegnazione diretta del servizio ad una divisione marittima Arst ma, consentirebbe ai cittadini e alla Regione di trovarsi nella condizione di avere più società interessate al bando di gara e di conseguenza assegnare il servizio a chi tutelerà maggiormente i lavoratori e i sardi». Il paradosso è che la Saremar é una società sana, ben organizzata e ben amministrata che, dalla sua costituzione avvenuta circa venti anni fa, ha sempre garantito un servizio efficiente, efficace e di qualità. Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Unidos Mauro Pili. «Con un atto senza precedenti la Regione ha licenziato quasi 200 lavoratori regionali dipendenti della Saremar e almeno un centinaio dell'indotto - spiega il parlamentare - la trasmissione della lettera di licenziamento è un fatto di una gravità inaudita proprio perché si tratta di dipendenti pubblici, alcuni con 35 anni di servizio».