La Nuova Sardegna

Riorganizzazione degli ospedali: Sassari avrà la «Breast unit» per i tumori al seno

Prevenzione del tumore al seno: un'immagine simbolo
Prevenzione del tumore al seno: un'immagine simbolo

Non è ancora ufficiale, ma la richiesta sarà accolta dalla Regione. Mozione di Sdl anche per Nuoro

14 novembre 2015
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CAGLIARI. Il Piano di riorganizzazione degli ospedali, si sa, non è ancora blindato e l’assessorato alla Sanità ha confermato che «prima di essere consegnato al Consiglio regionale per l’approvazione, ci saranno altre correzioni».

Una dovrebbe essere la certezza che anche Sassari avrà presto il reparto multidisciplinare per fronteggiare i tumori al seno, tecnicamente «Breast unit». A sollecitarla è anche una mozione presentata dal gruppo Sdl (Cd-Partito dei sardi-Sinistra sarda) in Consiglio regionale.

«Nonostante l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari – scrive il capogruppo Roberto Desini – abbia i requisiti per istituire la struttura pare che la Giunta non abbia ancora recepito le istanze del territorio. Sostenute anche da un gruppo su Facebook, 50mila mi piace in pochi giorni, e da una petizione sia cartacea che on-line».

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Le ultime indiscrezioni in arrivo dall’assessorato sembrano però essere propense al via libera alla «Breast unit» di Sassari, accanto a quella di riferimento regionale all’ospedale Oncologico di Cagliari. Fra qualche giorno – il Piano è atteso da un altro passaggio in Giunta dopo un primo via libera a luglio – si saprà se la richiesta sarà accolta.

«Non ci possono essere incertezze - è scritto ancora nella mozione - considerato in Sardegna sono stati censiti mille nuovi casi di carcinoma al seno e un’età più precoce rispetto a quanto accade nelle altre regioni». Nella stessa mozione Sdl sollecita lo stesso impegno, cioè l’apertura della struttura multidisciplinare, anche all’ospedale San Francesco di Nuoro.

«Serve un’utenza – scrive i consiglieri – uguale alla soglia minima prevista, 250mila abitanti, per una Breast unit e al San Francesco opera già un reparto che rispetta i protocolli e ha disposizione apparecchiature all’avanguardia. Per questo – è la conclusione – il riconoscimento potenzierebbe una realtà esistente e consolidata e garantirebbe una distribuzione uniforme dei servizi in Sardegna».

Anche la questione Nuoro è per ora sospesa anche se sembra, almeno sulla carta, avere meno chance di quella ipotizzata per Sassari, Sempre nei prossimi giorni si saprà se le altre richieste di correzione del Piano saranno accolte dall’assessorato alla Sanità. Sembrano essere entrate in una corsia preferenziale quelle proposte dagli ospedali di Alghero e Ozieri (potrebbero essere promosse al gradino superiore nella gerarchia) e anche al San Camillo di Sorgono dovrebbe essere garantito uno status superiore.

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