La Nuova Sardegna

Marganai, ora sul bosco deve decidere la Regione

di Mauro Lissia
Marganai, ora sul bosco deve decidere la Regione

Finiscono alla Procura di Cagliari gli atti sull’intervento di Domusnovas Il soprintendente Martino: «Ora dicano se serve il via libera paesaggistico»

29 novembre 2015
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CAGLIARI. Il futuro della grande foresta del Marganai, minacciata da un’operazione di taglio per ricavarne legna da ardere e pellet, è nelle mani della Regione: è stato il sovrintendente ai Beni paesaggistici Fausto Martino, che un mese fa ha bloccato le seghe elettriche con un provvedimento d’urgenza trasmesso anche alla Procura della Repubblica, a inviare una nota formale all’amministrazione di viale Trento chiedendo che risponda al quesito fondamentale: per intervenire sul bosco è indispensabile l’autorizzazione paesaggistica oppure no? Martino sostiene di sì e in base a questa valutazione ha fermato il taglio della lecceta. L’ente foreste è di parere opposto ed è per questo che il comune di Domusnovas ha avuto il via libera senza passare per la Soprintendenza, che non è stata neppure informata. Ora si tratta di capire se la Regione smentirà il responsabile del proprio ente schierandosi con Martino o proseguirà sulla strada tracciata, quella del taglio indiscriminato. Non è una situazione facile, perché appoggiare una scelta sulla quale indaga la Procura ipotizzando un reato è un rischio piuttosto pesante. La valutazione è legata a una serie di norme contenute nel codice Urbani e rivolte a difendere i boschi come parte del paesaggio. I sostenitori del taglio affermano di aver tagliato le piante per ricavarne legna ma anche per favorire il rinnovo della foresta. Un efficace servizio realizzato nei giorni scorsi da Sardinia Post con l’aiuto di un drone sembra però smentire drasticamente questa spiegazione: le immagini dall’alto mettono in evidenza i 35 ettari in cui le piante sono sparite e non c’è alcuna traccia di ripresa. Il bosco del Marganai appare gravemente danneggiato e la situazione documentata dalle riprese aeree conferma - come sostiene il soprintendente Martino - che l’intervento di taglio ha modificato in modo rilevante il paesaggio. L’ha modificato in un’area - come ha chiarito la Soprintendenza - dove il vincolo paesaggistico esiste proprio perché c’è il bosco e non per altre ragioni. Chi tocca il bosco dunque mette a rischio il bene paesaggistico protetto in base al Codice Urbani: «Mi sembra che quelle immagini siano inequivocabili - ha commentato Martino - e confermano la necessità di fermare l’intervento di taglio. Poi starà alla Procura della Repubblica stabilire se siano stati commessi reati o no. Io ho chiesto attraverso i carabinieri di essere sentito dal magistrato titolare dell’indagine e sono in attesa della chiamata». Nel frattempo il pm Maria Grazia Genoese ha acquisito gli atti amministrativi sulla vicenda in tutti gli uffici coinvolti: fra questi il comune di Domusnovas e l’ente foreste. Solo dopo un esame approfondito del materiale messo a disposizione del magistrato l’indagine prenderà una direzione o l’altra. C’è anche un altro aspetto: secondo Martino il Comune e l’Ente foreste avrebbero comunque dovuto sottoporre il progetto di taglio degli alberi alla Vas - la valutazione ambientale strategica - che consiste nell’esame tecnico delle modifiche imposte al paesaggio con un intervento umano, ma nulla è stato fatto. In questo caso l’illegittimità sarebbe soltanto di carattere amministrativo, comunque sufficiente a determinare l’annullamento delle autorizzazioni al taglio e di conseguenza a salvare la foresta. Secondo il commissario dell’ente foreste Giuseppe Pulina «c’è un piano studiato nei minimi dettagli dal punto di vista scientifico e tecnologico per consentire il rinnovo della foresta dietro il taglio degli alberi nella foresta demaniale del Marganai, un’operazione che viene eseguita normalmente anche in altre zone dell’isola. Non si tratta di tagli indiscriminati con l’obiettivo di fare cassa - spiega Pulina - sono state lasciate delle matrici che renderanno possibile il rinnovo della foresta».

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