Suns Sardigna, vince il ladino Loris Vescovo
Cagliari, ieri si è chiuso il festival musicale internazionale dedicato alle lingue minoritarie
CAGLIARI. Vincitore più rappresentativo non poteva avere il settimo Suns – Festival della Canzone in Lingua Minoritaria europea, alpina e mediterranea – al suo debutto in Sardegna(dal 27 al 29 novembre) sul palco del Teatro Massimo. Primo premio infatti a Loris Vescovo (già Targa Tenco 2014) e l’OrcheXtra Terrestre con il brano in furlan (friulano) «Ellis Island»: che ci rimanda all’omonimo isolotto nella baia di New York, da cui passarono tanti immigrati italiani fra ‘800 e ‘ 900 fuggendo fame, povertà e disperazione.
“Quando sono quasi arrivati a terra/i marinai buttano tutti a mare/dal legno se ne vadano le tarme/tra il gonfiore di due pance/carabinieri e gravidanze”, recitano alcuni versi tragicamente attuali, monito contro la scarsa empatia per chi vive oggi un medesimo dramma. Con un’introduzione dal sapore maghrebino “malouf”, il brano sfocia poi in una ballata borderline fra blues e jazz.
Peraltro multietnica, cosmopolita è la stessa OrcheXtra Terrestre: il tunisino Helmi M’Hadbi (oud, liuto arabo); dalla Costa Rica invece Lucìa Cabrera (violino); dall’India, John Salins (percussioni); e da Trento, Carlo La Manna (contrabbasso). Secondo premio come miglior performance agli italosvizzeri Me and Marie con «Hay eu less» in lingua romancia/vallader, cullante indie-pop di malinconia e delicatezza ovattate alla Mùm, Benni Hemm-Hemm, Seabear o qualsivoglia tipico artista della scuderia Morr Music.
Mentre menzione speciale si è aggiudicata Liza con «L’aucèu», innestando l’idioma occitano su ritmica latino- americana. Il Suns Sardigna (suns in friulano significa “suoni”) inaugura una probabile formula itinerante di quello che, nato a Udine nel 2009, quest’anno diviene Suns Europe – con altri dieci finalisti proprio a Udine, l’11 dicembre – aggiungendo al programma letteratura e cinema. In diretta su EjaTv e su Radio Onde Furlane, la kermesse è stata condotta dal friulano Michele Polo e dalla cantante sarda Claudia Aru (targa miglior interpretazione all’ultimo Premio Parodi) rivelatasi piuttosto disinvolta, arguta e con una certa vis comica. Gli altri musicisti in gara erano: il sulcitano Perry Frank, chitarra, loop station e drum machine per un personale “country sardo”; lo sperimentale e onirico neofolk dei franco-provenzali Blu L’Azard; la “saudade” in bilico fra bossanova e tango di Martina Cavulli e Grenz Band; il punk-rock dei sardi Bumbe Orchestra; il rock-ska dei The Daggs su arberesh (parlata albanese); il rock duro e sferzante in lingua croata dei Turbokrowodn; il pop-rock insieme etnico e sognante nel catalano di Claudia Crabuzza. Ospiti a fine serata la talentuosa songwriter Martina Iori (vincitrice Suns 2014) e Dr.Drer con i Crc Posse.