La Nuova Sardegna

SASSARI. Parlamentari sardi bocciati in trasparenza. Appena due su 17 hanno deciso di pubblicare online in modo dettagliato i documenti sul proprio stato patrimoniale. Il senatore Luciano Uras (Sel) e il deputato Francesco Sanna (Pd) sono gli unici due a superare a pieni voti l’esame di «Patrimoni trasparenti», il progetto di Openpolis che si pone l’obiettivo di ricostruire le connessioni di natura economica fra politici e soggetti terzi per rintracciare la presenza di conflitti di interessi di qualsiasi natura. La completezza delle dichiarazioni di Uras e Sanna è stata dichiarata buona, perché completata nei minimi dettagli. Appena sufficiente, invece, la trasparenza di tre senatori e altrettanti deputati, mentre il resto della pattuglia di parlamentari sardi è stato bocciato perché ha fornito una documentazione parziale.

I più numerosi sono gli esponenti Pd. Oltre a Sanna primo della classe, vanno segnalati il senatore Luigi Manconi e la deputata Caterina Pes, i soli che hanno pubblicato una documentazione sufficiente, più il socialista Lello Di Gioia, eletto nell’isola con il Pd. Per tutti gli altri Openpolis ha rilevato una scarsa trasparenza. E dunque bocciati senza riserve i senatori Silvio Lai, Ignazio Angioni e Giuseppe Luigi Cucca e i deputati Emanuele Cani, Romina Mura, Gian Piero Scanu, Giovanna Sanna, Siro Marrocu. Nel Movimento 5Stelle, paladino della trasparenza, a superare l’esame sono solo il senatore Roberto Cotti e la deputata Emanuela Corda, ma con voto sufficiente. Bocciati Manuela Serra, Andrea Vallascas e Nicola Bianchi. In Forza Italia sufficiente la documentazione del senatore Emilio Floris, scarsa quella dei deputati Settimo Nizzi e Paolo Vella. Sotto la sufficienza i parlamentari Roberto Capelli (Centro democratico), Michele Piras (Sel), Mauro Pili (Unidos), il riformatore Pierpaolo Vargiu e l’ex grillina Paola Pinna, oggi Scelta civica. (al.pi.)