«Giù le mani dai fondi comunali»
I paletti dell’Anci dopo la marcia indietro sul rincaro dell’Irpef
CAGLIARI. Da sempre contrari all’aumento delle tasse per coprire il disavanzo della sanità, i sindaci sono disponibili a «dare più di un suggerimento al Consiglio regionale su come recuperare altre entrate ed evitare la super Irpef». Ma sia chiaro – è stato il secondo messaggio lanciato dall’Associazione dei Comuni, «nessuno pensi di recuperare quelle risorse con un taglio del Fondo unico: i 600 milioni non si toccano». Alla vigilia dell’inizio della seduta di bilancio in Consiglio sulla Finanziaria anche i sindaci hanno deciso di partecipare al dibattito – finora tutto interno alla maggioranza di centrosinistra – su come non far scattare il rincaro delle addizionali regionali approvato a dicembre. «Siamo d’accordo sul fatto che non si elevi la pressione fiscale – ha detto il presidente Piersandro Scano – ma se qualcuno pensa di trovare le coperture alternative dalle nostre parti sbaglia di grosso. Vorrà dire che ha in mente questo trucco o meglio ancora pensa una presa in giro dei cittadini». «Perché – ha continuato Scano – se saranno ridotte le risorse agli Enti locali, i Comuni potranno fare solo questo per non finire sul lastrico: alzare le imposte locali, come Tasi e Imu. In altre parole, la Regione da cattiva diventerà buona, mentre a trasformarsi nell’uomo nero saranno loro malgrado i Comuni». Alla commissione Bilancio del Consiglio, che li ha convocati la prossima settimana proprio per avviare il confronto sulla Finanziaria, proporranno ben altre ipotesi. Queste: «Chiederemo alla Regione di agire in modo più deciso sul fronte entrate, con soluzioni che passano attraverso un negoziato più serrato col Governo ad esempio sulla restituzione di parte degli accantonamenti che per la Sardegna ammontano a 680 milioni. Sono troppi per una regione su cui pesa l’intero costo della sanità, compreso quello dei farmaci innovativi. Farmaci su cui invece lo Stato dà una grande mano alle altre Regioni». Su questa secondo capitolo della Vertenza entrate, il primo è stato chiuso di recente, i sindaci hanno lanciato anche un appello alla Giunta: «Siamo pronti a dare manforte alla Regione nella rivendicazione. È accaduto in passato e siamo pronti a farlo ancora». Poi – sarà un’altra delle proposte dell’Anci – la super tassa può essere ridotta anche «con interventi più decisi di razionalizzazione della spesa sanitaria, oppure con l’accorpamento delle tre agenzie agricole, troppe, o anche con il riordino dei Consorzi di bonifica e industriali ancora resistenti a qualunque riforma». Ma i sindaci sono pronti a trattare anche sull’imposta di soggiorno, leva fiscale oggi utilizzata solo dal 10 per cento dei 71 comuni costieri che consentirebbe alla Regione di risparmiare, ad esempio, sulle risorse assegnate ai Comuni rivieraschi per gli eventi speciali. «Siamo pronti ad autofinanziarci – hanno detto – se dovesse servire a far pagare meno tasse ai sardi». (ua)