La Nuova Sardegna

Delrio: studiamo una misura alternativa

Delrio: studiamo una misura alternativa

Il ministro: «Siamo pronti a rivedere l’aumento dell’imposta, ma le minacce non sono accettabili»

06 febbraio 2016
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ROMA. Il ministro si dice pronto alla marcia indietro. Di fronte alla polemiche delle compagnie aeree e soprattutto di fronte all’addio di Ryanair da Alghero e Pescara Graziano Delrio annuncia l’intenzione del governo di rivedere l’aumento di 2,5 euro delle tasse aeroportuali scattato dall’inizio dell’anno per finanziare il Fondo speciale per il trasporto aereo. «Stiamo studiando quali misure alternative si possono adottare, alla fine del primo semestre», ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, rispondendo indirettamente alle minacce avanzate dalle compagnie di ridurre la loro presenza in Italia. «Ho incontrato i vertici di Ryanair e EasyJet, abbiamo discusso di questo – racconta Delrio – e gli ho fatto presente che per noi era un atto dovuto perché c’era l’impegno del governo Monti di finanziare in questo modo il Fondo ma, come si sa, l’impegno di questo governo è di ridurre le tasse». Il ministro, dunque, tende una mano alle compagnie low cost, non prima però di ricordare che «molto spesso godono di aiuti da parte degli aeroporti italiani».

Da parte del governo si studiano le soluzioni per far rientrare l’allarme low cost, ma allo stesso tempo Delrio bacchetta le compagnie per il modo in cui hanno affrontato la questione. «Sia chiaro che le minacce di ridurre voli e personale non sono accettabili e non aiutano certo alla soluzione del problema. E comunque - ha assicurato il ministro – il nostro impegno è quello di ridurre al minimo queste tasse e stiamo studiando quali misure alternative si possano adottare, alla fine del primo semestre».

Sulla decisione di Ryanair di abbandonare Crotone e ridurre al minimo la sua presenza ad Alghero e Pescara hanno presentato un’interrogazione i senatori dell’Italia dei valori, Alessandra Bencini e Maurizio Romani. «Chiediamo al ministro di attivarsi affinché vengano rimodulate le tasse aeroportuali per tutti gli aeroporti del Meridione e delle isole attraverso una valutazione ponderata su parametri quali, a titolo esemplificativo, il volume del traffico del singolo aeroporto, il Pil medio nei territori interessati e il livello complessivo di raggiungibilità di ciascuna località».

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