La Nuova Sardegna

L’auto si ribalta, muore una donna

di Luciano Onnis
L’auto si ribalta, muore una donna

Sandrina Onnis, di Setzu, aveva 46 anni. L’incidente a Tuili: sotto accusa la strada

13 febbraio 2016
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TUILI. La velocità, ma anche (e forse soprattutto) le precarie condizioni dell'asfalto, costellato di crepe e di buche, potrebbero essere state determinanti nell'incidente mortale accaduto ieri mattina sulla provinciale 49 della Marmilla Tuili-Pauli Arbarei, in cui ha perso la vita Sandrina Onnis, 46 anni, di Setzu, sposata e madre di quattro figli. È finita fuori alla guida della sua Ford S Max blu e dopo un ribaltamento si è arrestata in un campo sottostante il piano stradale. La donna è morta sul colpo e per estrarre il corpo senza ormai più vita dall'abitacolo, i vigili del fuoco hanno dovuto tagliare le lamiere con lo smeriglio. La dinamica dell'incidente lascia ipotizzare che la vittima sia finita fuori strada senza concause esterne, se non l'asfalto dissestato. L'incidente è accaduto poco dopo le 8 in un tratto di rettilineo. Sandrina Onnis, che gestiva assieme al marito l'unico bar del suo paese, aveva lasciato da poco alle sue spalle Setzu ed era diretta a Pauli Arbarei per prendere il padre e accompagnarlo a San Gavino dove doveva effettuare una visita medica. Presumibilmente andava a velocità sostenuta quando ha perso il controllo della Ford S Max, che ha puntato dritta sul margine sinistro della carreggiata senza neppure un accenno di frenata. L'auto si è ribaltata nel terreno scosceso e si è arrestata su un fianco dopo qualche metro. La conducente è stata sballottata dentro l'abitacolo (forse non indossava la cintura di sicurezza) e il corpo è finito addirittura nel sedile posteriore, rimanendo incastrato all'interno. Un automobilista ha chiesto l'intervento dei carabinieri di Barumini, seguiti da un'ambulanza medicalizzata. Ai soccorritori è apparsa evidente la gravità della situazione. La donna non dava già più segni di vita, ma le speranze non si sono fermate. Sono stati i vigili del fuoco di Sanluri, giunti poco dopo, ad estrarre il corpo dalle lamiere contorte dell'abitacolo. Ma per la poveretta non c'era più niente da fare. Il corpo è stato adagiato sulla fredda e umida terra del campo incolto e coperto pietosamente con un lenzuolo bianco. Quando la notizia della tragedia si è diffusa nel circondario, è ripartita con toni abbastanza forti da parte degli amministratori comunali di Setzu, Tuili e Pauli Arbarei, la protesta per le disastrose condizioni della strada provinciale 49. Da quando è stata soppressa la Provincia del Medio Campidano nessuno se ne è più preso cura e la strada è ormai ai limiti della percorribilità.

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