La Nuova Sardegna

Scarcerato Satta, ex sindaco di Buddusò: era in cella per traffico di stupefacenti

Giovanni Satta mentre viene portato in caserma
Giovanni Satta mentre viene portato in caserma

All'esponente dell'Uds l'Ufficio centrale elettorale aveva assegnato nei giorni scorsi un seggio in consiglio regionale

28 aprile 2016
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SASSARI. Giovanni Satta, ex sindaco di Buddusò, attualmente - almeno in teoria - consigliere regionale, in cella dal 6 aprile scorso con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti, è di nuovo libero. Il Tribunale del riesame ha infatti annullato l'ordinanza di custodia cautelare disponendo così la sua immediata scarcerazione. Il provvedimento sarà eseguito nella mattinata di oggi 28 aprile.

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Satta era stato convocato in consiglio regionale per il giuramento il 19 aprile scorso ma non aveva ottenuto il permesso del gip. Difficilmente, comunque, potrà sedere nei banchi dell’assemblea sarda. Nei suoi confronti, infatti, sono state avviate le procedure di sospensione, fino a diciotto mesi, in base alla così detta «Legge Severino».

L’ex vice sindaco di Buddusò era finito in manette nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del reparto territoriale di Olbia, coordinata dalla Dda di Cagliari, che aveva portato all’arresto di 13 persone. L’esponente politico, già consigliere provinciale di Sassari nei primi anni Duemila, è stato più volte coinvolto in vicende giudiziarie. Satta, ex coordinatore provinciale dell’Udc, è attualmente sotto processo per una presunta evasione fiscale risalente ai primi anni Duemila, quando era titolare di una rivendita di automobili a Olbia.

È, inoltre, indagato nell’ambito di un’inchiesta su un traffico di armi e droga tra Olbia e la provincia di Nuoro e sotto processo per lo scandalo della società municipalizzata «Biesse» di Buddusò.

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