La Nuova Sardegna

Tra i dem è un moltiplicarsi di correnti

Sono 6 le anime: soriani, renziani, area Cabras Fadda, ex civatiani, ex Ds e fedelissimi di Pigliaru

08 maggio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La geografia del Pd isolano è in continua evoluzione. In 9 anni tutti sono stati alleati e avversari di tutti. Dal 2007 tra i dem isolani si discute, si litiga, si rompe, si fa la pace. Fino alla successiva rottura. Più o meno è quello che è accaduto in questi anni tra Renato Soru e Antonello Cabras, i due elementi di spicco del partito in Sardegna. Le primarie del 2014 avevano visto le netta affermazione di mister Tiscali, proprio perché godeva dell’appoggio di Cabras, in tandem con Paolo Fadda, ma l’alleanza non ha retto e dopo neanche un anno il Pd si è trovato senza maggioranza. E ora dopo le dimissioni di Soru anche senza timoniere. Ma per trovare una nuova guida occorre tessere nuove alleanze in un contenitore politico che oggi si presenta diviso in cinque aree.

La giunta. O forse anche di sei, visto il ruolo superpartes che si è ritagliato il governatore Francesco Pigliaru, che ha preferito tenersi al di sopra delle correnti. La sua è un’area più tecnica che politica e ne fanno parte il vicepresidente Raffaele Paci e l’assessore all’Ambiente Donatella Spano. Molto vicino a Pigliaru è anche il titolare degli Affari generali Gianmario Demuro, oggi meno soriano di un tempo, mentre è considerato filo mister Tiscali l’assessore alla Sanità, Luigi Arru. Vicino a Cabras è Massimo Deiana (Trasporti), mentre Cristiano Erriu (Urbanistica) fa parte dell’area Fadda. Virginia Mura (Lavoro) è stata, infine, indicata dalla minoranza che fa capo al senatore Ignazio Angioni, che perse le primarie proprio contro Renato Soru.

Area Cabras Fadda. È il gruppo forte del Pd perché mette insieme diverse anime dem. Quella del presidente della Fondazione Banco di Sardegna, di cui fanno parte anche Gianfranco Ganau, Giacomo Spissu, Silvio Lai, Romina Mura, Emanuele Cani, Giuseppe Meloni e Antonio Solinas. E quella dell’ex sottosegretario alla Sanità, che invece può contare su Lorenzo Cozzolino e Cesare Moriconi. Ma del gruppo fa anche parte anche il vicecapogruppo in Regione Roberto Deriu. E sarebbe in corso anche un riavvicinamento con il deputato Gian Piero Scanu.

I soriani. L’ex segretario può contare su un esercito di fedelissimi come Pietro Cocco, Salvatore Demontis, Luigi Lotto, Gigi Ruggeri, Alessandro Collu e Caterina Pes.

I renziani. È invece passato nella corrente che più di tutte fa riferimento al premier il deputato Francesco Sanna, ex lettiano di ferro. Fedelissimo di Renzi è anche Gavino Manca. Nella stessa area si colloca l’ex sottosegretatario Francesca Barracciu.

Ex Ds e Margherita. È la minoranza che appoggiava Ignazio Angioni, formata da ex Ds, come lo stesso senatore, Giannarita Mele, Giovanna Sanna, Piero Comandini, Rossella Pinna e Gianmario Tendas, e gli ex Margherita prima vicini a Ladu, come Giuseppe Luigi Cucca, Daniela Forma e Franco Sabatini.

Gli ex civatiani. Tra le tante anime dem c’è infine il gruppo della Traversata, gli ex civatiani che non hanno seguito fuori dal Pd Thomas Castangia, il terzo candidato alle primarie, ma che sono rimasti fino alla fine all'opposizione di Soru. (al.pi.)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 5mila persone sfila per le vie della città

Le nostre iniziative