La Nuova Sardegna

I guerrieri di pietra, reperti simbolo soffocati dall’erba

Ormai sono ovunque. Spuntano dalle riviste a tiratura nazionale e dalle canotte della Dinamo Sassari, che li ha portati in giro per l’Italia e sui parquet di mezza Europa. Fanno capolino negli...

11 giugno 2016
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Ormai sono ovunque. Spuntano dalle riviste a tiratura nazionale e dalle canotte della Dinamo Sassari, che li ha portati in giro per l’Italia e sui parquet di mezza Europa. Fanno capolino negli aeroporti e sono al centro di tutte la campagne pubblicitarie finanziate dalla Regione. I giganti di Mont’e Prama sono il simbolo della Sardegna, tanto quanto il mare cristallino, le maschere del carnevale e il cibo tradizionale. Ma la pubblicità, per definizione, non racconta la realtà. Piuttosto si limita a proporre un’immagine funzionale a un prodotto da vendere. Se fosse lo specchio della realtà dovrebbe aggiungere allo slogan “Una terra antica che offre esperienza unica” anche il fatto che a Mont’e Prama non esiste un piano di manutenzione ordinaria per gli scavi e che la soprintendenza è stata costretta a chiedere l’aiuto del comune di Cabras per liberare il sito dalle erbacce. E ancora, il prossimo intervento è stato finanziato dai ribassi d’asta di quello precedente: 40 mila euro. Pochi spiccioli per quella che viene venduta come la casa “degli ambasciatori dell’isola”. Una casa evidentemente modesta in cui l’erba cresce rigogliosa e dove, quando piove, il fango copre tutti i pavimenti, anche quelli calcati dai fieri progenitori della gente di Sardegna che ormai ha riscoperto il fascino dei giganti di pietra e ne ha fatto un simbolo tanto affascinante quanto squattrinato. (c.z.)

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