La Nuova Sardegna

Ballottaggi, il Pd a caccia di conferme

di Alessandro Pirina
Ballottaggi, il Pd a caccia di conferme

A Olbia è sfida con il centrodestra e a Carbonia con il Movimento 5 Stelle. Urne aperte anche a Sinnai e Monserrato

18 giugno 2016
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SASSARI. Il centrosinistra alla prova dei ballottaggi. Dopo l’exploit di Cagliari Pd e alleati puntano a issare altre bandierine. Un successo, quello del capoluogo, che ha trasformato Massimo Zedda nel testimonial del centrosinistra che funziona. Tanto che sia il candidato Pd di Milano, Beppe Sala, che il romano Roberto Giachetti hanno voluto il sindaco di Cagliari come supporter della loro campagna elettorale.

Sfida politica. Sono quattro i comuni che domani ritorneranno alle urne: Olbia, Carbonia, Sinnai e Monserrato. Nei primi tre centri il centrosinistra punta alla riconferma, mentre nel quarto il Pd è stato escluso dal ballottaggio e la sfida sarà tra la sinistra e una coalizione trasversale con dentro i Riformatori e il Psi. Quattro sfide su cui tiene gli occhi puntati tutta la politica sarda. Il centrosinistra che governa la Regione cerca conferme, il centrodestra punta a riprendersi una roccaforte storica come Olbia persa cinque anni fa, mentre il Movimento 5 Stelle coltiva il sogno di conquistare un comune rosso come Carbonia.

Olbia. In Gallura la sfida è di quelle classiche. Per la successione a Gianni Giovannelli se la vedranno da un lato il centrosinistra con il vicesindaco uscente Carlo Careddu, vincitore delle primarie, dall’altro il centrodestra col deputato Settimo Nizzi, già sindaco di Olbia dal 1997 al 2007. Al primo turno Careddu ha superato il 32 per cento, Nizzi si è fermato al 28. Decisivi per la vittoria saranno i voti presi dagli altri candidati, ma solo uno, Marco Balata, L’altra Olbia, ha annunciato l’appoggio al centrodestra. Libertà di voto, invece, da parte del M5s, terzo con Teresa Piccinnu, e di Vanni Sanna, leader dell’Alleanza per Olbia.

Carbonia. Nel Sulcis il match sarà tra il sindaco uscente Giuseppe Casti, del centrosinistra, e Paola Massidda del Movimento 5 Stelle. Al primo turno l'esponente Pd ha messo insieme il 36,9 per cento dei voti, contro però il 62,4 che nel 2011 gli consentì di conquistare il Comune senza passare dal ballottaggio. La Massidda, con la lista del Movimento, si è fermata a quota 21,95, un punto in più dell'ex sindaco Ugo Piano, che con la sua coalizione di civiche, Psi ed ex Pd, ha raggranellato il 20,96.

Sinnai. Sfida tutta a sinistra a Sinnai, con la sindaca Pd che si trova a rincorrere l’avversario di Sel e partiti identitari. Al primo turno, infatti, l’uscente Barbara Pusceddu si è dovuta accontentare del 38,49 contro il 45,6 di Matteo Aledda. Sarà determinante il 13,01 ottenuto dalla grillina Stefania Sanna.

Monserrato. A Monserrato match tra Tomaso Locci, sostenuto da civiche, Riformatori e Psi, che al primo turno è arrivato al 38,71 per cento, e l'ex sindaco Tonio Vacca, appoggiato da Sel, Psd'Az, Rossomori e una lista civica, che ha raggiunto il 21,84 per cento. Rosalina Locci, vincitrice delle primarie del Pd, non è riuscita ad andare oltre il 17,85.

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