Elisoccorso, mancano le basi Il servizio 118 lancia l’allarme
CAGLIARI. Il servizio di elisoccorso dovrà essere la punta più avanzata della futura Azienda o dipartimento (lo si capirà con la riforma delle Asl) per le emergenze-urgenze. Ma il traguardo è ancora...
CAGLIARI. Il servizio di elisoccorso dovrà essere la punta più avanzata della futura Azienda o dipartimento (lo si capirà con la riforma delle Asl) per le emergenze-urgenze. Ma il traguardo è ancora lontano, nonostante l’assessorato alla Sanità abbia ormai quasi pronta la bozza per l’appalto. Deve essere ancora scelta la base o le basi operative, acquistati gli elicotteri, formato il personale e definiti i rapporti fra Regione e vigili del fuoco. Il lavoro da fare è ancora lungo, come hanno confermato i responsabili dei servizi del 118 di Cagliari, Giuseppe Iaziello, e Sassari, Piero Delogu, davanti alla commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sui costi della sanità, presieduta da Attilio Dedoni (Riformatori).
I due coordinatori hanno confermato che oggi il servizio ha diverse lacune più che altre causate dalla mancanza di una regia unica e dall’incertezza delle risorse. Piero Delogu, ad esempio, ha ribadito che «la dislocazione dei mezzi sul territorio è piuttosto datata ed occorre fare notevoli sforzi per assicurare la copertura di alcune aree critiche in Ogliastra, nel Nuorese e in Gallura». Al servizio, ha precisato, «manca una visione unitaria e ogni Azienda opera in autonomia». Di fatto – sono state le parole del coordinatore del 118 di Sassari – «non esiste una vera sinergia fra i reparti di medicina generale e i pronto soccorso». Giuseppe Iaziello, 118 Cagliari, ha parlato della convenzione con le associazioni di volontariato: sono 24 le ambulanze in servizio nell’isola. Ma il finanziamento – ha aggiunto – «non ha un suo budget specifico e le risorse finiscono in un fondo indistinto». E ancora: «La pianificazione e l'organizzazione sono affidate a un Comitato di gestione formato dai direttori generali delle Asl, che però si riunisce massimo una o due volte l’anno». Se questo sono le criticità, la prossima Azienda per le emergenze-urgenze dovrà colmare subito diversi vuoti e dovrà garantire anche l’ elisoccorso, che avrà con un compito vitale: raggiungere massimo in 20-30 minuti di volo da qualunque Comune un ospedale in cui l’infartuato, chi è stato colpito da ictus e il politraumatizzato possano essere salvati.