La Nuova Sardegna

Un’altra nave carica di migranti Sos alloggi: strutture al completo

di Silvia Sanna

Dopo la norvegese Siem Pilot oggi arriva la spagnola Rio Segura con circa 620 persone Diretta a Porto Torres è stata dirottata sul porto di Cagliari perché a bordo scarseggiano i viveri

28 giugno 2016
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SASSARI. Una nave ha lasciato il porto da poche ore e un’altra è già all’orizzonte, anche questa carica di migranti salvati in mezzo al mare. Arriverà verso le 8 al porto Canale di Cagliari la Rio Segura con a bordo circa 620 persone: hanno fatto un percorso più corto del previsto, il viaggio della speranza si conclude nel porto più vicino. La destinazione iniziale, lo scalo di Porto Torres nel nord dell’isola, è stata scartata perché a bordo scarseggiano viveri e acqua ma anche la corrente elettrica. E tra i migranti ci sono diversi casi di scabbia che devono essere curati senza perdere un minuto. Ma, nel quadro di un’emergenza ormai diventata quasi quotidiana, non è da escludere che presto ci siano nuovi sbarchi nel Sassarese. Due giorni fa nel Canale di Sicilia sono state salvate circa 3500 persone da morte sicura e la loro distribuzione nelle varie strutture d’accoglienza regionali non è ancora terminata. Nel frattempo, in Sardegna, i posti liberi sono pochissimi: se presto non saranno trovati nuovi spazi si rischierà il collasso.

Il nuovo sbarco. La nave Rio Segura battente bandiera spagnola arriva a 48 ore di distanza dalla norvegese Siem Pilot, che domenica mattina ha portato a Cagliari 737 profughi tra cui 94 minori, molti dei quali non accompagnati dai genitori e per i quali il protocollo prevede una diversa gestione dell’accoglienza. Entrambe le navi sono habituè delle coste isolane: la Siem Pilot ha eseguito numerosi sbarchi già l’anno scorso, la Rio Segura ha accompagnato i 390 migranti che il 6 giugno scorso sono arrivati a Porto Torres, nel primo sbarco nel nord dell’isola: a bordo anche una neonata di 2 giorni appena.

Strutture al completo. La ricerca di nuove strutture è frenetica. I posti a disposizione sono pochissimi e anche se il turn over molto veloce garantisce il ricambio, con lo sbarco previsto oggi i centri di accoglienza potrebbero raggiungere il tutto esaurito. Negli ultimi due anni sono arrivati in Sardegna circa 10mila migranti, attualmente le strutture ne ospitano circa 3mila. «I tempi si sono accorciati – spiegano dalla prefettura di Cagliari – le commissioni decidono in tempi più rapidi sulla concessione o meno dello status di rifugiato che garantisce il diritto di asilo politico». Non solo: «Anche i tempi legati al ricorso al tribunale in seguito al diniego dello status si sono ridotti – spiega il vice prefetto di Sassari Salvatore Serra –: in questo modo non si ingolfa il sistema».

I bandi e la distribuzione. Sul sito della Prefettura di Cagliari ieri pomeriggio è comparso il nuovo invito a presentare manifestazioni d’interesse: l’obiettivo è individuare presto nuove strutture di prima accoglienza. A breve sarà pronto anche il nuovo bando della prefettura di Sassari: «È urgente – spiega il capo di gabinetto Maria Antonietta Gregorio – perché presto potremo trovarci in difficoltà». Si è rivelato insufficiente, infatti, il numero di posti assegnati con il bando di gennaio: 1650, che sulla carta dovevano coprire la quota di migranti assegnati al Sassarese nel 2016 sulla base della ripartizione regionale. I numeri sono saltati: dopo i 220 profughi arrivati domenica sera, altri 187 sono attesi per oggi. Tra loro, 107 andranno a Sassari, 49 a Lu Bagnu-Castelsardo, 20 a Porto Pozzo (Santa Teresa Gallura) 7 a Trinità d’Agultu, 4 a Porto Torres.

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