La Nuova Sardegna

SASSARI. Il Psr a rilento rischia di mettere in ginocchio il mondo delle campagne. A lanciare l’allarme è Antonio Appeddu, agronomo di Olbia, esponente di Unidos. «Mentre a Cagliari si procede alla stesura dei bandi del Psr il mondo agricolo isolano, e con esso i professionisti che attendono da un anno l'emanazione delle direttive di attuazione, fa rotta verso il fallimento – attacca Appeddu –. È difficile immaginare quali siano gli impedimenti che bloccano la pubblicazione dei bandi ma, che ne esistano o no, la situazione è veramente incomprensibile. In molti ci chiediamo come sia ammissibile che, nell'era di internet, ci vogliano mesi e mesi per produrre i progetti del Piano e, poi, altre catene di mesi per allestire dei bandi, che altro non saranno che delle fotocopie dei bandi precedenti». Appeddu si rivolge direttamente all’assessore alla Agricoltura, Elisabetta Falchi. «Io non so cosa bolla nella cucina procedurale del suo assessorato ma so che mentre si perde un mare di tempo nell'attesa di questi bandi tanti professionisti stanno per chiudere gli studi per assoluta mancanza di lavoro e questo, per una comunità regionale che vuole fare dell'agroalimentare uno strumento di sviluppo di tutta la regione, non appare come un dato positivo. Mi auguro sinceramente che l’assessore voglia agire con l'urgenza che il caso richiede per giungere alla più celere pubblicazione dei bandi attuativi».

Ieri, intanto, primo passo per la costituzione dell’Organismo pagatore agricolo della Sardegna: la giunta ha approvato, su proposta della Falchi, una delibera che fissa gli indirizzi attuativi e mette in capo all’Agenzia Argea la preparazione del progetto e gli adempimenti col ministero delle Politiche agricole.