La Nuova Sardegna

il patto tra le isole

Nasce la Consulta sardo-corsa: lingua e cultura beni da tutelare

Nasce la Consulta sardo-corsa: lingua e cultura beni da tutelare

AJACCIO. «È all'Europa, oltre che agli Stati nazionali, che dobbiamo guardare per rivendicare e vedere riconosciuti diritti paritari e pari opportunità. In questo, se sapremo bene interpretarla, la...

09 luglio 2016
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AJACCIO. «È all'Europa, oltre che agli Stati nazionali, che dobbiamo guardare per rivendicare e vedere riconosciuti diritti paritari e pari opportunità. In questo, se sapremo bene interpretarla, la neonata Consulta, può essere utile a rafforzare le nostre richieste, sostenendo le motivazioni e cercando un' interlocuzione anche diretta con gli organismi di rappresentanza europea, in un percorso comune che può portare vantaggi ad entrambe le nostre isole». È quanto dichiarato dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, nel suo intervento all'Assemblea di Corsica riunita ad Ajaccio al termine dell'insediamento della Consulta Sardo-Corsa. L’organismo, sotto la presidenza congiunta di Ganau e del presidente dell’assemblea della Corsica, Ghjuvan Guidu Talamoni, ha approvato all’unanimità il regolamento di funzionamento interno con l’introduzione dell’emendamento che riconosce quali lingue ufficiali dell’organismo interistituzionale delle assemblee di Sardegna e Corsica, il sardo, il corso, l’italiano e il francese. Via libera con votazione unanime anche al primo documento della Consulta istituita in Sardegna in occasione delle celebrazioni di “Sa Die de Sa Sardigna”: il dossier sul rafforzamento dei legami tra le due Regioni “per porre in essere azioni che realizzino percorsi di formazione, ricerca e educazione”. «Senza fughe in avanti e con molto realismo - ha sottolineato Ganau – la prospettiva di una macro-regione europea deve essere attentamente valutata e, se condivisa, adeguatamente coltivata. Di questa idea non bisogna aver paura ma va piuttosto curata, come uno strumento che accresce opportunità ed amplia diritti di tutti e non di qualcuno a svantaggio di altri». Ganau ha sottolineato come questo percorso non può prescindere dal pieno riconoscimento della condizione di insularità e dei meccanismi di compenso che trasformino l'attuale condizione penalizzante in una condizione di pari competitività ed opportunità, dove le peculiarità di eccellenza culturale e ambientale siano pienamente valorizzate. Tra i punti all'ordine del giorno trattati durante i lavori della Consulta Sardo-Corsa la formazione universitaria e la collaborazione tra gli atenei con le audizioni del rettore dell'Università di Sassari, Massimo Carpinelli, il prorettore di Cagliari, Francesco Mola, e il delegato dell'Ateneo di Corte, Matteo Graziani. «Il rapporto tra l'Università di Sassari e l'Università di Corsica è già solido da diversi anni – ha dichiarato Carpinelli – Stiamo lavorando per intensificare il rapporto non solo attraverso progetti comuni di tipo culturale e scientifico, ma anche pianificando corsi di laurea a doppio titolo e progetti di scambio di studenti».

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