La Nuova Sardegna

CARBONIA. «Un refuso mentale, niente di più». Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda (foto), ha provato a liquidare lo scivolone commesso durante la lettura delle dichiarazioni programmatiche della sua amministrazione in cui, a un certo punto, è spuntata la cura delle spiagge. Una risorsa che il comune di Carbonia, non avendo sbocchi al mare, proprio non possiede. Dopo l’autogol è quindi iniziata la caccia al copione originale del discorso della Massidda. Una caccia che si è conclusa parecchi chilometri più a nord, ma infondo non troppi. Il discorso di Paola Massidda, perlomeno nel passaggio dedicato ai lavori socialmente utili, è identico a quello pronunciato da un suo collega un anno fa, il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler, anche lui del Movimento 5 Stelle.

Un caso? Oppure la versione sarda della scopiazzatura maldestra del discorso di Michelle Obama esibita dalla moglie del candidato repubblicano Donald Trump? Nessuna delle due, perlomeno secondo Paola Massidda: «Potrebbe essere stato un errore dell’attivista che ha curato quella parte di discorso. Mentre lo leggevo non ci ho dato troppo peso perché il nostro è un programma studiato per andare incontro alle esigenze dei cittadini, non solo quelli della mia città ma anche quelli dell’unione dei comuni del basso Sulcis. È così che deve essere inteso quel passaggio, come una sorta di divisione dei compiti perché può essere importante pulire le spiagge di una zona in cui Carbonia è la città di riferimento». Nessun accenno a Porto Torres, un altro comune grillino che per la legge del contrappasso potrebbe programmare la pulizia delle miniere.