La Nuova Sardegna

Paura terrorismo a Olbia, Nizzi vieta gli edifici pubblici agli eventi religiosi

di Giandomenico Mele
Una manifestazione religiosa nel teatro di Porto Rotondo (nel riquadro il sindaco Settimo Nizzi)
Una manifestazione religiosa nel teatro di Porto Rotondo (nel riquadro il sindaco Settimo Nizzi)

Il sindaco blinda la città gallurese con un'ordinanza: «Devo garantire la sicurezza generale». Sorpresa del vescovo Sanguinetti: «Una decisione affrettata»

27 luglio 2016
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OLBIA. Via la religione da tre edifici che ospitano manifestazioni pubbliche del Comune di Olbia. La paura di attentati terroristici ha spinto la giunta comunale della città gallurese a prendere una decisione forte, che ha innescato da subito una polemica.

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Il sindaco Settimo Nizzi ha deciso che ogni confessione religiosa sia bandita dai tre edifici comunali nei quali si svolgono attività, iniziative e manifestazioni “volte a favorire la diffusione della cultura nell'ambito del territorio comunale”: il Museo archeologico, l'Olbia Expò e l'anfiteatro “Mario Ceroli” di Porto Rotondo.

La ratio del laicismo spinto deriva dal combinato disposto tra precauzioni antiterrorismo e una pretesa aconfessionale dell’amministrazione pubblica. Tutto messo nero su bianco nella delibera con cui la giunta rivede i criteri di accesso (a pagamento) nelle sue strutture: «Ritenuto per la particolare delicatezza dell'attuale situazione geopolitica, con fenomeni legati al terrorismo internazionale e per il carattere aconfessionale dell'amministrazione pubblica, di dover escludere eventi e/o iniziative che abbiano ad oggetto attività religiose, argomenti di natura religiosa e/o che abbiano finalità di propaganda ed indottrinamento religioso, nonché che possano attenere all'interpretazione di testi sacri».

Una delle prime reazioni, molto sorpresa per il provvedimento, è quella del vescovo di tempio-Ampurias Sebastiano Sanguinetti, attraverso il suo ufficio stampa: «Non c'è il rischio, forse, che si tratti di una decisione affrettata, per quanto emanata sull'onda emotiva dei tragici e criminali atti terroristici?». 

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