Migranti, Pigliaru alza la voce col governo: "Superata la quota che spetta alla Sardegna"
L'arrivo della nave della Marina islandese con 617 persone a bordo, previsto per il 31 agosto a Cagliari, scatena la preoccupazione del presidente della Regione: superata di 500 la quota di riparto delle presenze. C'è anche un caso minori
CAGLIARI. Francesco Pigliaru alza la voce sul nuovo sbarco di migranti atteso in Sardegna dil 31 agosto. “Il nuovo arrivo di migranti in Sardegna, previsto per domani, è motivo di preoccupazione per più motivi”, afferma il presidente della Regione a proposito dell’arrivo della nave della Marina irlandese che porterà a Cagliari 617 persone provenienti dall’Africa.
“Mentre confermiamo il nostro contributo a gestire il fenomeno dei migranti nel rispetto delle quote assegnate - chiarisce Pigliaru - dobbiamo constatare che le informazioni ricevute dalla Prefettura ci dicono che, con loro, supereremo di 500 la quota di riparto delle presenze. Ma bisogna inoltre sottolineare che in questo conteggio non si tiene conto delle centinaia di persone arrivate nel sud dell’Isola con gli sbarchi diretti, che implicano servizi di accoglienza e messa in sicurezza notevoli"
Pigliaru solleva anche il caso dei minori. "A 12 ore dall’arrivo della nave non sappiamo, neanche indicativamente, quanti minori si trovino a bordo. Ciò è grave, perché sappiamo bene che per loro serve un’organizzazione specifica, che coinvolge molti soggetti ed è particolarmente complessa. L’aumento esponenziale dei minori è un elemento di alta criticità e per questo motivo il Governo ha approvato la norma che prevede la creazione di strutture emergenziali in capo alle prefetture. Domani però non potremo applicarla, perché il decreto attuativo è alla firma del Ministro. Siamo vivamente preoccupati e ribadiremo al Governo, con accresciuta forza, la necessità del rigoroso rispetto delle quote a noi assegnate, così come quella di metterci urgentemente nelle condizioni di lavorare a un adeguato progetto di integrazione. Resta comunque forte la perplessità – conclude Francesco Pigliaru - sul fatto che continuino a essere portate in Sardegna persone che non vedono la nostra isola come meta accettabile del loro progetto di migrazione.”