«Il 2016 nel Sud Sardegna è stato il meno piovoso degli ultimi 215 anni»
La Coldiretti chiede lo stato di calamità naturale ed è pronta alla mobilitazione: «Agricoltori e allevatori del Basso Campidano, Sarrabus e Basso Sulcis sono in ginocchio a causa della siccità»
CAGLIARI. Coldiretti Cagliari è pronta alla mobilitazione se non ci sarà il riconoscimento dello stato di calamità, agricoltori e allevatori del Basso Campidano, Sarrabus e Basso Sulcis sono «in ginocchio a causa della siccità».
«L'inverno scorso, a dicembre e gennaio, passerà alla storia come uno dei più bollenti e meno piovosi da 215 anni: si sono registrate il 91% delle precipitazioni in meno rispetto alla media, ed in gennaio sono caduti gli stessi millimetri di pioggia di agosto - ricorda Coldiretti -. La Sardegna non si è sottratta a quest'ondata di caldo e alla scarse precipitazioni. A soffrirne maggiormente il sud e la costa sud orientale, il mondo agricolo ed in particolare i cerealicoltori hanno in molti casi dovuto rinunciare al raccolto per la scarsa produzione dovuta all'assenza di pioggia. Da novembre a marzo le temperature sono state sempre sopra la media rispetto al ventennio 1995-2014. Così come le piogge, dalle rilevazioni Arpas, da novembre a marzo risultano inferiori alla media (1971-2000). A novembre le precipitazioni vanno dai meno 20 millimetri sul Cagliaritano e lungo la costa centro e sud orientale sino ai 70 millimetri nel Sassarese; anche dicembre si è confermato un mese asciutto con i cumulati mensili inferiori quasi ovunque ai 10 millimetri. A gennaio sulla costa orientale e nel Cagliaritano i cumulati risultano inferiori alla metà della media climatologica (20 mm)».
«Caldo e scarse precipitazioni hanno causato gravi perdite per gli agricoltori e gli allevatori ubicati in questi territori - ha sottolineato l'associazione -. La Coldiretti, tramite i propri uffici zonali, ha raccolto le lamentele e registrato i danni causati dalla siccità, e tramite le Federazioni di Cagliari e quella di Nuoro Ogliastra ha cercato e trovato collaborazione con le amministrazioni comunali del basso Campidano, Basso Sulcis, Sarrabus, e Ogliastra che si sono attivati per deliberare e avviare le procedure da inviare ad Argea per il riconoscimento della calamità naturale».
«Le nostre richieste sono corroborate dai dati - sottolinea Efisio Perra, presidente di Coldiretti Cagliari -. Dati reali, purtroppo, e lo hanno provato sulla propria pelle gli agricoltori e in particolare i cerealicoltori che hanno in molti casi dimezzato i raccolti mentre dall'altra sono lievitati a dismisura i costi nelle aziende».