Nuoro circondata dalle discariche
Depositi a cielo aperto lungo tutte le strade e il caso arriva in consiglio comunale
NUORO. Le strade di collegamento con la città e quelle le secondarie sono disseminate di rifiuti. In alcune arterie ci sono enormi depositi a cielo aperto, ancora in fase di sviluppo.
Quasi che il tempo fosse tornato indietro a quando la spazzatura si buttava in cortile. La gravità della situazione è stata fotografata in un’interrogazione presentata in municipio dal Movimento 5 Stelle.
L’area maggiormente compromessa è quella di Su Berrinau, lungo la vecchia statale per Macomer. I proseliti del sacchetto “butta e fuggi” hanno poi toccato le cunette della 131 Dcn e i collegamenti antichi per Orune e Lollove, sul versante settentrionale.
Sul fronte opposto chi non arriva alle discariche si su Berrinau scarica i rifiuti in alcuni spazi non troppo distanti, nelle aree di Testimonzos e Corte.
Sulla provinciale per Mamoiada c’è invece il ricettacolo dei copertoni di auto e camion, come se la differenziata si praticasse anche in campagna. E la situazione è in costante peggioramento: «Siamo arrivati a contare oltre una decina di discariche abusive, senza considerare altri punti dove sono presenti rifiuti, seppur non compromessi del tutto. Un altro elemento per inquadrare la situazione: non c’è un ingresso alla città che non sia stato preso d’assalto da queste persone prive di senso civico o comunque affette da negligenza e disinteresse per le regole minime di rispetto dell’ambiente», scrivono i grillini.
Dal municipio non concordano sulle quantità in crescita: «Le amministrazioni hanno fatto molti sforzi per limitare il fenomeno. Certo il problema esiste ed è complesso, anche perché coinvolge più enti. Un aiuto lo può dare il cittadino, anche con la segnalazione di nuove discariche».
Ma i pentastellati non cambia interlocutore e ricordano le responsabilità con la richiesta di interventi immediati e drastici perchè le opere per ripulire, in tempi stretti, i siti inquinati devono essere immediate per evitare che altre persone si sentano autorizzate ad abbandonare in quei luoghi altri i rifiuti creando un loop dell’orrore.