La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Copia e incolla dalla Lombardia, per l’elisoccorso, il servizio di emergenza che ancora manca alla Sardegna. A spiegare come sarà organizzato, è stato l’assessore alla Salute, Luigi Arru, nell’aula della commissione Sanità del Consiglio regionale. Oltre all’accordo tecnico con la Regione Lombardia, che è gratuito, il bando prevede un costo di 90 milioni spalmato in nove anni e l’apertura di tre basi operative. Saranno ad Alghero, Cagliari e Olbia, in Gallura il servizio sarà garantito 24 ore su 24, «per assicurare – ha detto Arru – gli interventi di primo soccorso nel tempo massimo di 20 minuti ed entro un raggio intorno agli 80 chilometri e mezzo, con la copertura a questo punto di tutta la Sardegna». Lo schema dovrebbe essere questo e sarà fondamentale per far partire l’Azienda regionale per le emergenze-urgenze, l’ex 118. Quando? «Speriamo a giugno», ha detto lò’assessore. L’Areus, che avrà sede a Nuoro, finora è rimasto solo sulla carta ma è un altro tassello fondamentale per dare sostanza alla riforma sanitaria. Dopo l’Asl unica, il secondo passaggio decisivo è proprio il servizio di elisoccorso, tra l’altro destinato a essere fondamentale con la prossima riorganizzazione della rete ospedaliera, che presto dovrà essere discussa dal Consiglio regionale. Arru ha detto che lo schema proposto non sarà comunque definitivo: «Potrà essere verificato e migliorato dopo un’attenta valutazione dei risultati ottenuti sul campo». Lo stesso assessore ha aggiunto: «Abbiamo dovuto fare questa scelta – cioè quella dell’accordo tecnico con la Lombardia – in emergenza, perché rischiavamo di far slittare ancora il bando europeo, ci sarebbe stato un altro rinvio intorno ai sei mesi, e quindi spostare l’avvio del servizio».. A questo punto deciso lo schema, la Regione ha confermato che «in fase di assestamento del bilancio sarà presentato un emendamento per accelerare le procedure e poi potrà pubblicato il bando per assegnare il servizio».