La Nuova Sardegna

Keller, sospesa l’asta Niente vendita a pezzi

di Luciano Onnis
Keller, sospesa l’asta Niente vendita a pezzi

Intervento del Tribunale fallimentare sul sito che aveva bandito la gara Il Consorzio industriale presenta una proposta d’acquisto ai curatori fallimentari

15 marzo 2017
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VILLACIDRO. Asta sospesa: un altro colpo di scena nella vertenza Keller a 24 ore dalla scadenza dei termini imposti dal Tribunale fallimentare e dai curatori per la presentazione di offerte di acquisto dalla procedura fallimentare del ramo aziendale comprensivo del l’intero patrimonio censito negli stabilimenti di Villacidro e di Carini, in Sicilia. Ieri mattina alle 11, il sito on line internazionale di vendite all'asta Troostwijk Auctions che da diversi giorni aveva dato il via alla gara di offerte per i singoli 733 lotti in cui è stata frammentata l'azienda, ha bloccato la vendita a spezzatino della fabbrica. Un'asta, che a ben vedere, era stata avviata ancor prima che scadessero i termini stabiliti dai curatori fallimentari per la presentazione di offerte d'acquisto dell'intero ramo aziendale da parte di gruppi imprenditoriali o singoli soggetti di comprovata solidità finanziaria. Sul sito on line dove fino a ieri mattina compariva nel minimo dettaglio ogni lotto messo in vendita con relativa finestrella per la quantificazione dell'offerta d'acquisto, è comparso un comunicato formale con cui si annunciava che, dopo un intervento del tribunale fallimentare che bloccava l'azione di vendita, l'asta veniva temporaneamente sospesa. E ci si scusa anche del disagio creato. È evidente che qualcosa deve essere successo nelle ultime ore e c'è la concreta possibilità che sia andata a segno l'azione del parlamentare sardo Mauro Pili (di Unidos) Domenica scorsa sul suo profilo Facebook, Pili aveva denunciato l'asta internazionale on line già in corso per i lotti Keller. Il tutto nel silenzio generale mentre dalla Regione e dal ministero dello Sviluppo economico veniva assicurato ai lavoratori che la vendita della Keller al gruppo Mida era ormai dietro l'angolo, con la scadenza del 15 marzo.

Invece anche queste promesse rischiano di cadere nel nulla. A meno che non prenda corpo un'iniziativa del Consorzio industriale di Villacidro che ha presentato proprio nei giorni scorsi ai curatori fallimentari (l'8 marzo) un'offerta di acquisto dell'azienda. Lo ha fatto in base a diverse normative e anche all'articolo 63 della legge 448 del 1998 che consente ai consorzi di riacquistare oltre alle aree anche gli stabilimenti »nell'ipotesi se l'attività è cessata da più di tre anni». «Il consorzio industriale - ha detto il suo presidente Adriano Muscas- sta mettendo in essere quanto è nelle sue possibilità al fine di dare una svolta alla vertenza Keller. Mi dispiace vedere dei parlamentari (Mauro Pili), che proclamano atti eclatanti e fuorvianti e che sono lontani dalla verità circa l'interesse manifestato dal consorzio». L'azione del consorzio - come riferisce il deputato Siro Marrocu - sarebbe stata suggerita a palazzo Chigi dall'ex sottosegretario Luca Lotti lo scorso ottobre in un incontro Regione-sindacati.

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