Hiroshima, parlano i sopravvissuti
Sbarcheranno dalla “Peace boat” e incontreranno gli studenti
CAGLIARI. Hibakusha in giapponese significa: i sopravvissuti alle bombe atomiche sganciate, nell’agosto 1945, su Hiroshima e Nagasaki. Domani mattina saranno quattro Hibakusha a sbarcare dalla nave «Peace Boat» che attraccherà a Cagliari e da anni impegnata a diffondere nei porti il messaggio del disarmo nucleare. A organizzare la tappa sono state le associazioni pacifiste e antimilitariste coordinate dalla Rete italiana «No al nucleare». A patrocinare l’evento è stato il Consiglio regionale, perché – come ha spiegato il presidente Gianfranco Ganau – «in giorni in cui nel mondo spirano nuovi e pericolosi venti di guerra, era necessario ribadire ancora una volta che la Sardegna è schierata a favore del disarmo e continua a essere impegnata a difendere il principio di un futuro pacifico e sostenibile in tutti i Continenti».
Sarà questo anche il tema del confronto fra i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki con gli studenti di alcune scuole superiori. «Oggi più che mai devono essere i giovani a rilanciare il messaggio del disarmo e fare pressione sui governi perché mai si ripetano le tragedie del passato», è stato detto dai rappresentanti della Tavola sarda per la pace. In questi mesi manifestazioni come l’arrivo della «Peace Boat» e «la forte azione di mobilitazione della società civile – ha detto il consigliere regionale Luca Pizzuto di Mpd – sono la dimostrazione di quanto la gente abbia voglia di pace. Sono segnali incoraggianti che devono spingere le istituzioni dialogare per raggiungere l’auspicato bene comune».