La Nuova Sardegna

boom del settore

Agricoltura bio, 2500 produttori nell’isola

CAGLIARI. Pastifici, risifici, molini, oleifici, caseifici, conserve e marmellate, mielifici, prodotti sott’olio, verdure confezionate, pasti pronti, cantine, birrifici, salumifici. E ancora vivai,...

13 maggio 2017
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CAGLIARI. Pastifici, risifici, molini, oleifici, caseifici, conserve e marmellate, mielifici, prodotti sott’olio, verdure confezionate, pasti pronti, cantine, birrifici, salumifici. E ancora vivai, aziende agricole e zootecniche.

In Sardegna sono 2.501 i produttori e trasformatori che operano nel settore del biologico. Sono imprese di trasformazione agroalimentare, ma anche imprenditori agricoli, che nell'isola si prendono cura di oltre 146mila ettari di coltivazioni. Sono gli ultimi dati di Confartigianato. Martedì 16 si terrà un seminario per le imprese agroalimentari e turistiche del Sulcis che vogliono conoscere opportunità di mercato e valore delle certificazioni di prodotti e servizi. Organizzano Confartigianato Sud Sardegna e Ecogruppo Italia.

«Il comparto della piccola e media impresa - dice Pietro Paolo Spada, segretario Confartigianato Sud Sardegna - ha sempre più necessità di avviare sistemi di controllo per la produzione e trasformazione del biologico e di ottenere le certificazioni dei prodotti». L’appuntamento del Sulcis offrirà informazioni e chiarimenti alle imprese di produzione e preparazione ma anche le opportunità delle produzioni biologiche, integrate e sostenibili alla luce della crescita dei mercati locali, nazionali e internazionali. Particolare attenzione sarà data anche al consumatore e al modo in cui fa gli acquisti, attento a quello che compra e che sempre più predilige prodotti genuini e tracciabili. Pertanto si parlerà anche della certificazione di filiera che garantisce il controllo dell'intero processo lavorativo, dalla materia prima al prodotto finale ovvero come tutti gli anelli della catena vengono controllati scrupolosamente.

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