La Nuova Sardegna

Esercitazioni a Capo Frasca, stop per 4 mesi

Esercitazioni a Capo Frasca, stop per 4 mesi

Nessuna attività in estate, ma resta la contrapposizione forte con la Regione e gli antibasi

23 maggio 2017
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ORISTANO. Torna nella disponibilità dei cittadini dall'1 giugno all'1 ottobre prossimi l'area del poligono di tiro di Capo Frasca. Lo prevede un'ordinanza firmata dal comandante della Capitaneria di porto di Oristano, Erminio Di Nardo, con cui si cancellano i divieti di pesca, navigazione e balneazione in vigore nella zona regolamentata «Nuova Tango 812». Il provvedimento fa seguito alla nota del 17 maggio scorso con la quale il Reparto sperimentale e di standardizzazione al tiro aereo dell'Aeronautica militare di Decimomannu ha dato il nulla osta alla disattivazione per il periodo indicato in quanto dal 1° giugno al 1° ottobre compresi non verrà effettuata alcuna attività di tiro a fuoco.

Un problema molto sentito, quello dell’area di Capo Frasca, e sono ancora vivi gli echi dei disordini avvenuti lo scorso novembre, quando un gruppo di attivisti che voleva rievocare la grande manifestazione di due anni prima, riuscì a tagliare una rete che delimita il poligono militare nel tentativo di “riprendersi” il sito sottoposto a servitù militare; la reazione delle forze dell’ordine fu decisa e nel corso di una sassaiola fu ferito un vicequestore.

Più recente la svolta sulla questione dei risarcimenti ai pescatori dell’area, rimasto insoluto per parecchio tempo: qualche giorno fa sono divenute operative le procedure per gli indennizzi. Il Comando militare dell’Esercito della Sardegna ha inviato ai Comuni la modulistica ad hoc.

Di zone destinate ai “giochi di guerra” si è parlato parecchio anche in occasione della esercitazione internazionale svoltasi in tre aree a sud dell’isola, Mare Aperto 2017, e per la quale le autorità avevano annunciato inizialmente un blocco pressoché totale per due settimane di qualunque attività (pesca, balneazione, sport, navigazione). Una iniziativa senza precedenti, se si pensa che per la prima volta sono state circoscritte aree che non fanno parte dei poligoni militari: una Zona Alfa davanti a Pula, una Zona Bravo a Terra Mala (a est di Cagliari) e una zona Charlie di fronte a Costa Rei. Alle proteste dei pacifisti e indipendentisti (che il 16 maggio hanno anche manifestato sotto il palazzo della Regione a Cagliari per protestare contro l’accondiscendenza della politica sarda), ma anche dei pescatori ha fatto seguito una riduzione del blocco di una settimana.

L’operazione Mare Aperto ha tra l’altro provocato reazioni tra i parlamentari sardi, come Mauro Pili che per primo ha denunciato l’avvio delle operazioni, o Giam Piero Scanu che ha attaccato il ministro della Difesa Pinotti e ha parlato di arroganza istituzionale e disprezzo nei confronti dei sardi. (a.palmas)

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