La Nuova Sardegna

La replica 

Caria: «Mai accusato i pastori» 

L’assessore all’Agricoltura risponde all’attacco di Coldiretti

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CAGLIARI. L’assessore Pier Luigi Caria va all’attacco. Accusato di scarso rispetto nei confronti degli agricoltori dal presidente di Coldiretti Battista Cualbu, risponde colpo su colpo. «Ho profondo rispetto delle decine di migliaia di agricoltori e pastori sardi, del loro lavoro e delle tante difficoltà che, fra crisi di mercato e calamità naturali, sono costretti ad affrontare in questi duri mesi – dice Caria –. Ecco perché ci tengo a ribadire con la dovuta forza e la necessaria chiarezza che non ho mai pensato e tanto meno detto che il mondo delle campagne è una “categoria di assistiti”. Chi mette in giro queste falsità crea tensioni inutili e dannose non solo al comparto, ma alle dovute basi di serietà che sono indispensabili per una leale dialettica fra le parti». Caria risponde alle accuse in modo fermo. «Ogni organizzazione di categoria, i propri iscritti o semplici cittadini – prosegue Caria –. Hanno il diritto di manifestare il proprio dissenso in tutte le forme che, nel rispetto della legge, ritengono più opportune. Ma non consento a nessuno di attribuirmi commenti o opinioni che non mi appartengono. Mi auguro che sia ristabilita la verità su questi fatti. Sono arrivato in assessorato 100 giorni fa con un mandato preciso. Fare tutto il possibile per superare le criticità, anche croniche, che ostacolano lo sviluppo del comparto isolano. Con una totale disponibilità al dialogo e al confronto. Abbiamo affrontato i problemi, rappresentandoli anche al governo, con l’obiettivo di difendere e tutelare l’anello più debole della filiera, i produttori, pastori e agricoltori, che troppe volte sono costretti a pagare il prezzo più alto delle crisi».

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