Entro 4 anni 18 nuovi treni parte la “cura del ferro”
Nuovo contratto di servizio. La società ferroviaria investirà oltre 100 milioni Deiana: risultato importante. Pigliaru: primi effetti del lavoro con Delrio
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CAGLIARI. La cura del ferro sugli anemici trasporti sardi va avanti. La Regione trova l’accordo con Trenitalia e sigla il contratto di servizio. Un patto che regolerà i rapporti per i prossimi nove anni. Ma questa volta la Regione porta a casa un patto vantaggioso. Trenitalia investirà 104 milioni di euro, a cui si aggiungeranno oltre 9 milioni della Regione, per comprare 18 treni nuovi. I primi dieci saranno consegnati tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Gli altri otto, di nuova concezione, entro il 2021. «È un obiettivo di legislatura raggiunto dopo oltre un anno e mezzo di trattative – dice l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana – finalizzato a migliorare la qualità dei servizi e all’acquisto di nuovi treni». Il corrispettivo annuo riconosciuto a Trenitalia per il 2017 è di 43 milioni di euro, dei quali, 40 di risorse statali e 3 milioni di fondi regionali. «È un altro tassello del patto firmato con il Governo – dice il governatore Francesco Pigliaru –. Risorse vere che vengono indirizzate dove servono. Si danno risposte concrete a esigenze reali e specifiche dei territori. Quando insieme al ministro Graziano Delrio a novembre abbiamo presentato la “Cura del ferro”, 402 milioni per cambiare le ferrovie sarde, abbiamo detto che saremo partiti subito e avremo lavorato secondo un cronoprogramma chiaro e verificabile. Così è. E la definizione di questo contratto di servizio ci permetterà di fare un nuovo, importante passo verso l’obiettivo. Conquistare una mobilità su ferro efficace ed efficiente, perché tutti possano viaggiare in sicurezza e velocità».
Nuovi treni. Dei 104 milioni stanziati 87 sono destinati all’acquisto dei treni. Il resto delle risorse sarà utilizzato per migliorare le linee e i sistemi informatici complessivi. Dieci dei nuovi treni saranno del tipo Swing, gli altri otto sono di nuova generazione e di maggiore capacità. Si aggiungono anche due “Minuetti” per le linee del Sulcis e del Medio Campidano.
Crescono i chilometri. L’obiettivo è arrivare a 3,75 milioni di chilometri all’anno fatti da Trenitalia in Sardegna, senza incrementare i costi. La società si impegna ad aumentare la produttività del 20 per cento in termini di chilometri per addetto. La società di gestione del trasporto ferroviario dovrà inoltre porre le condizioni per far crescere i ricavi derivati dal traffico dello 0,2 per cento all’anno. Tariffe garantite. Potranno crescere solo dopo l’entrata in servizio dei nuovi treni.
Penali. Il nuovo contratto prevede meccanismi di controllo sulla qualità del servizio e sull’andamento dei costi. La Regione ha preso in considerazione parametri rigidi: affidabilità, soppressioni e puntualità, funzionamento dei dispositivi di bordo, comfort, pulizia, rapporti con i viaggiatori. Sono state introdotte anche delle penali per la pulizia, il comfort del treno e la comunicazione a bordo e a terra per un totale di 26 indicatori. Gli indici di puntualità e di soppressione e la penale saranno calcolati ogni mese.
Costi sotto controllo. La Regione eserciterà il controllo anche sui costi del servizio e sui ricavi annuali. Sono previste penali nel caso in cui non si raggiungano gli obiettivi di efficienza. Al termine di ogni anno, i risultati economici consuntivi saranno confrontati con il Piano economico finanziario. Ogni tre anni saranno effettuati i conguagli se necessario.
La cura del ferro. L’assessore Deiana non nasconde la soddisfazione: «È stato un percorso lungo, complesso e delicato, in cui insieme alla competenza è stata messa in campo enorme pazienza – spiega –. Questo ha consentito di introdurre le condizioni migliori per assicurare il servizio più adeguato sotto il profilo qualitativo e quantitativo. Il nuovo contratto consentirà agli utenti sardi di poter contare su regole più certe e favorevoli, di utilizzare treni nuovi più confortevoli e rappresenta un altro tassello per la costruzione di infrastrutture più rapide e moderne, come previsto dall’investimento della “cura del ferro” da 400 milioni».
Nuovi treni. Dei 104 milioni stanziati 87 sono destinati all’acquisto dei treni. Il resto delle risorse sarà utilizzato per migliorare le linee e i sistemi informatici complessivi. Dieci dei nuovi treni saranno del tipo Swing, gli altri otto sono di nuova generazione e di maggiore capacità. Si aggiungono anche due “Minuetti” per le linee del Sulcis e del Medio Campidano.
Crescono i chilometri. L’obiettivo è arrivare a 3,75 milioni di chilometri all’anno fatti da Trenitalia in Sardegna, senza incrementare i costi. La società si impegna ad aumentare la produttività del 20 per cento in termini di chilometri per addetto. La società di gestione del trasporto ferroviario dovrà inoltre porre le condizioni per far crescere i ricavi derivati dal traffico dello 0,2 per cento all’anno. Tariffe garantite. Potranno crescere solo dopo l’entrata in servizio dei nuovi treni.
Penali. Il nuovo contratto prevede meccanismi di controllo sulla qualità del servizio e sull’andamento dei costi. La Regione ha preso in considerazione parametri rigidi: affidabilità, soppressioni e puntualità, funzionamento dei dispositivi di bordo, comfort, pulizia, rapporti con i viaggiatori. Sono state introdotte anche delle penali per la pulizia, il comfort del treno e la comunicazione a bordo e a terra per un totale di 26 indicatori. Gli indici di puntualità e di soppressione e la penale saranno calcolati ogni mese.
Costi sotto controllo. La Regione eserciterà il controllo anche sui costi del servizio e sui ricavi annuali. Sono previste penali nel caso in cui non si raggiungano gli obiettivi di efficienza. Al termine di ogni anno, i risultati economici consuntivi saranno confrontati con il Piano economico finanziario. Ogni tre anni saranno effettuati i conguagli se necessario.
La cura del ferro. L’assessore Deiana non nasconde la soddisfazione: «È stato un percorso lungo, complesso e delicato, in cui insieme alla competenza è stata messa in campo enorme pazienza – spiega –. Questo ha consentito di introdurre le condizioni migliori per assicurare il servizio più adeguato sotto il profilo qualitativo e quantitativo. Il nuovo contratto consentirà agli utenti sardi di poter contare su regole più certe e favorevoli, di utilizzare treni nuovi più confortevoli e rappresenta un altro tassello per la costruzione di infrastrutture più rapide e moderne, come previsto dall’investimento della “cura del ferro” da 400 milioni».