La Nuova Sardegna

Lettera Aperta 

I pastori scrivono a Palazzo Chigi

«Non vogliamo contributi a fondo perduto, ma salvare il bestiame»

12 agosto 2017
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CAGLIARI. Dal prefetto di Cagliari, in delegazione, per consegnare una lettera indirizzata al governo e alla Regione in cui c’è scritto: «Non vogliamo finanziamenti a fondo perduto, ma un fondo di solidarietà straordinario che ci permetta di acquistare il foraggio e quindi garantire la sopravvivenza del bestiame. Vorremmo inoltre essere messi nelle condizione di onorare gli impegni con le banche e i fornitori». Così hanno scritto gli allevatori e i sindaci del Parteolla e del Gerrei nella lettera consegnata alla prefetta Tiziana Giovanna Costantino, che si è impegnata a inviarla a Palazzo Chigi,e al governatore Pigliaru. Nell’incontro gli allevatori hanno ribadito i gravi danni subiti finora a causa della siccità e si sono detti preoccupati perché, nonostante gli impegni della Regione, «i tempi lunghi della burocrazia rischiano di vanificare gli effetti degli annunciati contributi straordinari». Ma per il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Pietro Pittalis, è «sempre più evidente che il centrosinistra non sa dove recuperare i 35 milioni promessi a pastori e quell’accordo rischia di trasformarsi in un beffa per gli allevatori». A proporre al centrosinistra un’alternativa su come trovare i 35 milioni è il Partito dei sardi, che della maggioranza fa parte ma finora non ha condiviso il percorso di modificare la Finanziaria. «La soluzione – è scritto in un comunicato – è utilizzare una parte delle risorse bloccate del Piano di sviluppo rurale. Va ridotto lo stanziamento per l’avvio della “banda larga”, 46 milioni, e quello a favore del benessere dei suini, intorno ai 56 milioni, che non verrà utilizzato a pieno finché non sarà debellata la peste suina».

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