La Nuova Sardegna

L’ultima vacanza di Diana: la fuga con Dodi nell’isola

di Alessandro Pirina
L’ultima vacanza di Diana: la fuga con Dodi nell’isola

Vent'anni fa la morte della principessa triste: partì da Olbia il 30 agosto, nella notte lo schianto a Parigi

28 agosto 2017
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SASSARI. Manca qualche minuto alle 13 quando la Mercedes bianca varca il cancello dell’aviazione generale dell’aeroporto di Olbia. A bordo ci sono Lady Diana e Dodi Al Fayed. È il 30 agosto 1997. La coppia scende dall’auto, saluta i responsabili dello scalo e sale sull’aereo di famiglia del ricco playboy egiziano. Destinazione Parigi, che sarà la tappa finale della vita della principessa. È proprio sulla scaletta del Gulf Stream 4 degli Al Fayed che vengono scattate le ultime foto di Diana e Dodi, che poche ore dopo, nella notte tra il 30 e il 31 agosto, perderanno la vita nel terribile schianto nel tunnel sotto Place de l’Alma. Le ultime immagini di un’estate che aveva visto la coppia al centro del gossip mondiale, perennemente sotto assedio, rincorsa dappertutto dai paparazzi. Con il Mediterraneo e soprattutto la Sardegna sullo sfondo. È tra le isole della Maddalena e Cavallo che il 3 agosto viene immortalato il bacio da un miliardo e mezzo di lire, firmato dal fotografo Mario Brenna. Ed è sempre tra Porto Cervo e Cala di Volpe che Diana e Dodi decidono di trascorrere quella che sarà la loro ultima vacanza. Tra il 28 e il 30 agosto di venti anni fa.

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La crociera. Divorziata da un anno dal principe Carlo, e dunque ormai senza più mire per la corona d’Inghilterra, Diana, 36 anni appena compiuti, ai primi di luglio del 1997 ha iniziato a frequentare Dodi Al Fayed, figlio del discusso miliardario egiziano Mohamed, allora proprietario degli Harrods di Londra. Le cronache raccontano di una vacanza a Saint Tropez nella villa di famiglia. Un soggiorno interrotto dalla tragica notizia dell’omicidio a Miami dello stilista Gianni Versace, grande amico della principessa. Alla fine di luglio la coppia si rivede e parte per una nuova crociera nel Mediterraneo a bordo dello Jonikal, il panfilo degli Al Fayed. Dalla Costa Azzurra alla Corsica, fino in Sardegna, che la principessa aveva iniziato ad amare durante il viaggio di nozze con Carlo nel 1981.

Il bacio da 1,5 miliardi. Diana e Dodi sono assediati dai fotografi. Tutti parlano della loro storia: per quanto divorziata da Carlo, lei è comunque la madre del futuro re d’Inghilterra. E tutti i paparazzi del mondo sono dunque alla caccia della foto che provi la nascita del nuovo amore. A riuscirci il 3 agosto è il fotografo italiano Mario Brenna, che immortala la coppia sul panfilo al largo della costa sarda. Uno scoop venduto in tutto il mondo. Un bacio di 10 secondi che gli ha fatto incassare un miliardo e mezzo di lire.

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Il ritorno in Costa. Il bacio sdogana il nuovo amore della principessa. In quella estate il gossip reale la fa da padrone e per Diana non c’è pace. Ma lei non si arrende, vuole continuare a vivere la sua vita e non rinuncia alle sue vacanze da sogno. E così nella seconda metà di agosto, decide di ripartire con Dodi a bordo del suo panfilo. Montecarlo, Portofino, l’isola d’Elba, la Corsica. E di nuovo la Sardegna. Sempre con i paparazzi di tutto il mondo alle calcagna.

L’assedio dei paparazzi. La coppia più ricercata del mondo arriva al largo della Costa Smeralda la sera del 28 agosto di venti anni fa. Ormeggiano il panfilo davanti a Cala di Volpe. I paparazzi seguono tutti i loro movimenti e li individuano immediatamente. Anche se, in questo caso, scovarli è abbastanza facile visto che Diana e Dodi scelgono uno dei posti a più alta densità di vip (e fotografi) al mondo. La principessa non può affacciarsi sul panfilo o fare un tuffo senza venire immortalata in bikini. I flash non conoscono interruzione. Sull’acquascooter con Dodi a San Teodoro o mentre nuota da sola a Cala di Volpe.

Tensione con i fotografi. E proprio le acque vicino al porticciolo di Cala di Volpe sono teatro di uno scontro tra un paio di paparazzi e le guardie del corpo di Al Fayed. Colpa di foto rubate alla principessa mentre fa il bagno. I bodyguard intervengono per mandare via i fotografi, loro non ne hanno alcuna intenzione. Dallo scontro verbale si passa alle mani. Un paparazzo racconterà anche di avere ricevuto una ditata nell’occhio. Proprio questo clima, questo assedio continuo dei flash, avrebbe spinto la coppia a lasciare la Sardegna in anticipo. Una fuga dai paparazzi, non prima di un ultimo bagno della principessa al tramonto davanti alla spiaggia di Liscia Ruja.

La partenza. La permanenza in Sardegna non dura nemmeno 48 ore. Venerdì 29 agosto, racconterà il responsabile di allora della Aviazione generale di Olbia, Gian Franco Pes, viene comunicato alla Geasar che l’indomani mattina Diana e Dodi sarebbero partiti dal Costa Smeralda alla volta di Parigi con un Gulf Stream 4, un aereo della famiglia Al Fayed. E così sabato alle 12.58 due Mercedes varcano il cancello dell’aeroporto. Diana, in tailleur pantalone, è seduta dietro con Dodi. Le auto arrivano fino alla pista. La coppia, scortata da 4 bodyguard, scende dall’auto, scambia due parole con Pes e le autorità presenti e sale sull’aereo. Alle 13.30 l’aereo parte per Parigi, dove, appena 12 ore dopo, le vite di Diana e Dodi, rincorsi dai paparazzi in una folle corsa per le strade del centro, si spezzeranno per sempre nel tunnel sotto Place de l’Alma.

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